Autore: Carlos Ruiz Zafòn
Editore: Mondadori
Pagine: 310
Voto: 4/5
Pagina di Anobii
Trama del libro:
Barcellona, fine anni Settanta. Óscar Drai è un giovane studente che
trascorre gli anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città
catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell'età, fatta
in parti uguali di sogno e insofferenza, Óscar ama allontanarsi non
visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di
vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e
mistero. In occasione di una di queste fughe il giovane si lascia rapire
da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno,
un antico grammofono suona un'ammaliante canzone per voce e pianoforte.
Nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un
gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo
tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso.
Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Óscar
incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germàn.
E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il
mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del
passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti
che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal
detestato collegio, ma anche verso l'irrevocabile fine della sua
adolescenza. Scritto prima de "L'ombra del vento" e "Il gioco
dell'angelo" questo romanzo ne anticipa i grandi temi: gli enigmi del
passato, l'amore per la conoscenza, la bellezza gotica e senza tempo di
Barcellona.
Commento personale e recensione:
Certe volte si resta di stucco nell'iniziare un libro, proseguire nella
lettura e pendere letteralmente dalle parole che si susseguono. Marina
poteva sembrare un racconto per ragazzi, di quelli semplici ed
incalzanti. Grazioso e piacevole, ma niente di più. Lo stile non è
eccezionale e la trama era curiosa, ma dava quel senso di poco
elaborato. Con lo sfogliare le pagine l'attenzione cresce, sebbene non
si riesca ancora a capire bene quale sia il fulcro della storia: le
vicende dei due giovani oppure ciò che vanno cercando? Si fa strada
quindi un carattere sempre più legato alla classica storia fantastica
cone forti elementi horror e noir. I due terzi del romanzo paiono
completamente differenti ed indipendenti dal resto del libro. Tutto
questo fino alla maturità completa del finale, che si spoglia della
maschera e si mostra per ciò che è: un elegante e pittoresco quadro
dalle tinte calde. Malinconia e resa, malattia ed amicizia, speranza e
commozione. Non è certo facile mischiare con sapienti pennellate questi
sentimenti in un libro così veloce ed immediato. Una volta terminato, la
tristezza ci avvolge e non ci lascia se non per lasciare spazio ad una
goccia di amarezza.
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