Autore: Iain M. Banks
Editore: Editrice Nord
Pagine: 390
Voto: 4/5
Pagina di Anobii
Trama del libro:
Cheradenine Zakalwe è uno dei migliori agenti della Cultura, l'immensa,
multiforme e avanzatissima civiltà interstellare formata da tutte le
possibili varianti di umanità. Zakalwe è protagonista di mille imprese e
cambia il destino di interi pianeti per asservirli alla Cultura,
attraverso le armi sottili dell'intrigo o quelle spietate
dell'intervento militare. Ma ora le Menti della Cultura temono lo
scoppio di un grave conflitto su un pianeta straniero e Zakalwe deve
intervenire ma solo una donna, Diziet Sma, può scovarlo e destinarlo
alla sua missione. Tuttavia, i suoi mandanti neppure sospettano che
l'impresa è di ben altre proporzioni, perché infatti ignorano i
terribili segreti che si celano nella mente e nel passato dell'uomo
conosciuto come Zakalwe!
Nel travolgente universo della Cultura, l'avventura spaziale ritrova il suo massimo splendore, scoprendo soluzioni originalissime, profonde e imprevedibili.
Nel travolgente universo della Cultura, l'avventura spaziale ritrova il suo massimo splendore, scoprendo soluzioni originalissime, profonde e imprevedibili.
Commento personale e recensione:
Terzo romanzo sulla Cultura e terzo successo. Banks riesce, non solo
stuzzicare l'interesse con una trama avvincente, ma anche con una forma
del tutto inusuale. I capitoli sono alternati tra loro ed alcuni hanno
una progressione cronologica, altri invece seguono la storia a ritroso.
Se poi consideriamo i numerosi flashback, i ricordi, i sogni, i deliri e tutto il
resto abbiamo una specie di raccolta di racconti che vedono come sfondo
questa curiosa società che prende il nome di Cultura. Il punto di vista
con cui viene descritta è se vogliamo ancora diverso rispetto ai due
romanzi precedenti: se nel primo era vista come una forza esterna con
molti aspetti negativi, nel secondo come il pensiero dominante composto
da vari aspetti positivi, qui come non mai può sembrare solo una
cornice. Ma di quelle non ben definite: i controsensi sono all'ordine di
ogni pagina, ed è interessante vedere come la Cultura riesce a
destreggiarsi, essendo da una parte paladina delle libertà, ma
dall'altra imponendo questo fatto. Con ogni mezzo, con ogni arma, con
ogni guerra. La Cultura vorrebbe rappresentare l'utopia della società
perfetta, ma dentro di sé è la prima a sapere che così non può essere.
E' al tempo stesso male e bene. Lo scrittore con estrema audacia riesce a
descrivere situazioni aliene che sono simili a quelle riconducibili
alle nostre nazione, alla nostra storia. Lo fa con occhio critico come
ad esempio nei confronti della pena di morte, paragonando a ciò che
nella perfezione della Cultura avviene. Tutto questo moralmente ed a
parole può sembrare giusto, salvo poi veder il Contatto non farsi
scrupoli nell'organizzare vastissime guerre o eliminare personaggi
scomodi. Oltre però a questo sottofondo "culturale" c'è l'agghiacciante
storia di Zakalwe, guerriero e soldato del futuro che porta dentro di sé
peccati e colpe indicibili. Una trama avventurosa ed originale, che
sembra quasi scontata in certi punto salvo poi giungere con colpi di
scena ormai inaspettati.
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