Regia: Shinji Aramaki
Anno: 2013
Titolo originale: Uchū Kaizoku Kyaputen Hārokku (宇宙海賊キャプテンハーロック)
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.5)
Pagina di I Check Movies
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Voto: 6/10
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Come capita spesso per questa serie di eventi le aspettative ed i timori erano molti. Oltre al gran vociare che si è creato attorno a questa trasposizione, gli altri elementi che mi hanno tenuto con il fiato sospeso sono tutti di carattere nostalgico e legati alla mia infanzia. I cartoni animati giapponesi (che poi in seguito ho scoperto chiamarsi in altro modo) mi hanno accompagnato per lunghi pomeriggi su Junior TV o altre reti non troppo importanti. Inutile stare ad elencarli tutti, inoltre li guardavo e me li godevo, senza peraltro essere un feticista innamorato di troppi dettagli. Ricordo abbastanza bene però i lavori di Matsumoto: Starzinger, Galaxy Express 999 ed ovviamente Capitan Harlock. Peccato però non avere un bagaglio culturale più vasto e più attento, ora come ora, mi sarebbe davvero piaciuto. Gli episodi (visti perlopiù in maniera sparsa) del pirata spaziale in questione non erano comunque pochi, ma il ricordo che ne esce fuori è abbastanza differente da quanto visto in questo film. Non che abbia poi tutta questa importanza, ma consideravo Harlock uno dei miei eroi d'infanzia (un po' come Fantaman e Conan), mentre stasera mi è un po' sceso di grazia: qui sembra soprattutto una comparsa, utile per l'economia di una trama a mio avviso non troppo esaltante. L'Harlock di questa storia, tutta in computer grafica, è veramente più un pazzoide terrorista (almeno in alcuni intenti) che un pirata che lotta contro le ingiustizie e gli alieni (almeno così mi pareva) in favore della libertà. La sua figura è comprimaria a quelle di Yama ed Ezra, fratelli che si trovano su fronti moralmente opposti, ma con la speranza di seguire ciò che è giusto. Ma la trama, non conta. Non deve fuorviare troppo, soprattutto per chi come me arriva quasi vergine alla visione del film e non conosce a menadito tutti i possibili risvolti di una produzione come questa. Le molteplici e sensazionali scene di azione, lasciano spazio a lunghi dialoghi che hanno il compito di introdurre e spiegare avvenimenti passati o futuri. Tutto questo inserito in una veste grafica esaltante, anche se non la migliore mai vista. In certe situazioni (forse tutte) sembra di essere all'interno di un video gioco di ultima generazione, in quelle scene filmate e non giocate. Se il top lo si raggiunge nell'espressività di molti volti (non tutti a dire il vero), il peggio lo si ha con il classico effetto "pattinamento" quando le figure corrono o si muovono su più sfondi. Per questi ultimi difetti la colpa è sostanzialmente la moda in voga oggi di spingere sul 3D. La mia versione è quella nelle canoniche due dimensioni, ma immagino quali siano le scene più forzate. In conclusione, Capitan Harlock non è ciò che speravo, proprio perchè Lui non è così presente come avrei voluto e perchè, nonostante mi sia sforzato di non prenderla in considerazione, la trama non mi ha fatto rizzare i peli dai brividi. Capita. La versione bluray è ben definita e dedicata interamente al mercato italiano: le soli lingue presenti sono infatti (entrambe in DTS HD) la nostra e quella giapponese. Gli extra poveri e pochi:
- La canzone originale (della sigla italiana)
- Making of (9 minuti)
- Il cast e gli effetti speciali (11 minuti)
- Trailer
- Crediti
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