Anno: 2015
Titolo originale: Mr. Robot
Stagione: 1
Numero episodi: 10
Ok, fermi un attimo. Siccome sono gasato a duemilapuntozero per questa serie,
rischio di rovinarvela con inutili spoiler. Quindi fatevi un favore
bello grande: guardatela. Subito. Aprite il vostro eMule o il vostro
uTorrent e buttate giù le dieci
puntate di cui è composta la serie. Per adesso è in inglese, ma si
trovano sottotitoli, non fatevi spaventare da così poco. Oppure aspettate metà dicembre: dovrebbe uscire su Premium. Vi assicuro che
merita. Di serie tv belle e che ti prendono ce ne sono tante,
soprattutto all’inizio. Magari questa non diventerà famosa
come Lost e neanche avrà il solito impatto di True Detective, ok di
questo sono sicuro, ma se avete un po’ a cuore determinate tematiche
sull’informatica, il mondo hacker, la programmazione e così via non
potete ignorarla. Io ci sono rimasto sotto, lo ammetto,
in due notti l’ho terminata e devo dire che soprassedendo su un paio di
punti deboli, è già tra le mie serie tv preferite. Mostra in maniera
realistica, senza iperbole alla Tron (o a tutto il resto del cinema di un certo tipo fino ad oggi) gli
attacchi hacker, ma non si limita a questo.
La struttura in stile complottista la rende curiosa, attuale, in un
qualche modo intrigante. Prendete Fight Club, prendete Trainspotting , prendete L'Esercito Delle 12 Scimmie e
prendete la migliore serie sul mondo dell’informatica mai realizzata
(che è questa per l’appunto) ed avrete come risultato
Mr. Robot. E’ un loop insomma, ridondante e ti incolla al televisore. Musica della
colonna sonora buonissima, attori principali (Rami Malek, Martin
Wallstrom e Christian Slater) decisamente inseriti nella parte, voce
fuori campo superlativa che ti entra nella testa e
ti hackera il cervello. Forse le protagoniste femminili sono un po’
troppo fiche per il ruolo che svolgono, ma ci va bene ugualmente. E così
anche la parte psicologica di quelli principali è studiata nei minimi
particolari con tanto di paranoie, schizofrenie,
disturbi sociali... Ma se si va avanti piace per tante altre cose. Il
titolo scritto con i caratteri del SEGA, i nome degli episodi in leet,
Rami Malek che è estremamente credibile mentre digita le sue righe di
comando su Linux o parla di TOR. Se vado avanti
rischio di spoilerare troppo, ma c’è il gruppo di hacker, gli ideali
confusionari, la potentissima multinazionale cattiva (Evil Corp) e
soprattutto quell’idea di incertezza su cosa sia giusto e sbagliato.
Compreso il decidere se realizzare un sogno oppure
scappare, se arrendersi o andare avanti. L’approccio con tutte le
tematiche presenti, che sia la voglia di rivoluzione o l’utilizzo di
droghe pesanti è ben piantato e solido, realistico, senza sfumature
inutili. Erano anni che non mi innamoravo così di una
serie tv. Ed aspetterò con trepidazione la seconda stagione... Gran
belle cose, vi lascio con i titoli degli episodi:
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