Autore: Allen M. Steele
Anno: 2010
Titolo originale: Ieri E Domani
Voto: 3/5
Pagine: 154
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:
Due indimenticabili classici: "Morte di Capitan Futuro", Premio Hugo 1995, "Dove gli angeli temono d'avventurarsi", Premio Hugo 1998
MORTE DI CAPITAN FUTURO
Capitan Futuro, supremo nemico del male, era noto a tutte le razze del sistema solare. Era un avventuriero di alta e robusta corporatura, con capelli fulvi. Un uomo gioviale sempre sorridente ma allo stesso tempo sempre pronto a menare le mani e soprattutto a essere implacabile contro tutti gli oppressori e gli sfruttatori della razza umana e di quelle planetarie. Dotato di grande audacia e determinazione, univa queste doti a una profonda padronanza scientifica, tanto da aver tracciato, a difesa della giustizia, una scia luminosa tra i nove mondi.
DOVE GLI ANGELI TEMONO D'AVVENTURARSI
... Lo hanno descritto come un disco volante di circa venti metri di diametro e sei d'altezza, che volava senza alcun mezzo di propulsione visibile.
Stava entrando nell'atmosfera terrestre con un angolo di 47 gradi circa, a una velocità superiore a Mach 2.
... Non sapevano con cosa avessero a che fare, ma il fatto che l'oggetto avesse rinunciato all'invisibilità tendeva a suggerire che gli occupanti non fossero ostili. Avevano bisogno di altro tempo per studiarlo; magari non veniva dalla costellazione del Cancro, ma di certo nemmeno dal Tennessee.
Iniziamo dal titolo, azzeccato per questa
brevissima raccolta contenente due soli racconti. Ieri sia per il
richiamo a Capitan Futuro che per il viaggio nel tempo passato, domani
sia l’avventura da space opera che per quel tocco di fantastico
che ci viene portato dagli uomini del futuro. Entrambi si leggono con
semplicità, non nascondo di preferire che, ha una sua più forte
originalità rispetto all’altro, ma è estremamente facile abbandonarsi
alle pagine e farsi prendere dalla lettura. Non a caso,
hanno vinto il premio Hugo. In un certo senso, sono tornato a rivivere
Asimov. Non so chiaramente perchè: forse con una sorta di nostalgia che
richiamava Lucky Starr o qualcosa di simile a Paria dei Cieli? Boh,
fatto sta che nonostante non sia un grandissimo
amante di racconti, questi mi hanno preso abbastanza.
MORTE DI CAPITAN FUTURO
Capitan Futuro, supremo nemico del male, era noto a tutte le razze del sistema solare. Era un avventuriero di alta e robusta corporatura, con capelli fulvi. Un uomo gioviale sempre sorridente ma allo stesso tempo sempre pronto a menare le mani e soprattutto a essere implacabile contro tutti gli oppressori e gli sfruttatori della razza umana e di quelle planetarie. Dotato di grande audacia e determinazione, univa queste doti a una profonda padronanza scientifica, tanto da aver tracciato, a difesa della giustizia, una scia luminosa tra i nove mondi.
DOVE GLI ANGELI TEMONO D'AVVENTURARSI
... Lo hanno descritto come un disco volante di circa venti metri di diametro e sei d'altezza, che volava senza alcun mezzo di propulsione visibile.
Stava entrando nell'atmosfera terrestre con un angolo di 47 gradi circa, a una velocità superiore a Mach 2.
... Non sapevano con cosa avessero a che fare, ma il fatto che l'oggetto avesse rinunciato all'invisibilità tendeva a suggerire che gli occupanti non fossero ostili. Avevano bisogno di altro tempo per studiarlo; magari non veniva dalla costellazione del Cancro, ma di certo nemmeno dal Tennessee.
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