Vomito Ergo Rum
Non lasciare che la morale ti impedisca di fare ciò che è giusto
mercoledì 10 dicembre 2025
Juventus 2 - Pafos 0
Tullio Avoledo - Come Si Uccide Un Gentiluomo
lunedì 8 dicembre 2025
Educazione Criminale (2025)
Educazione Criminale è quel tipo di film che parte con l’aria da “ne ho già visti cento così”, e in effetti… sì, la storia non brilla per originalità. Abbiamo la fuga, il legame complicato, il pericolo che incombe e un finale che, diciamocelo, lo indovini praticamente dopo dieci minuti. Ma — e qui arriva il punto — funziona.
Il film riesce a tenere insieme azione e dramma con un equilibrio sorprendentemente efficace: niente virtuosismi, niente ambizioni da capolavoro, solo un racconto lineare che va dritto al sodo e lo fa con mestiere. È semplice, ma curato. Il ritmo tiene, i personaggi hanno quel minimo di spessore che basta per non crollare nel cliché totale, e la messa in scena è abbastanza energica da tenerti lì senza che ti venga voglia di sbirciare il telefono.
Non è un film che ti cambia la giornata, né uno che ricorderai tra un mese. Forse neppure domani, se siamo sinceri. Però nel suo piccolo fa quello che promette: ti intrattiene, ti coinvolge quanto basta e scorre senza intoppi. A volte è tutto quello che serve.
Teatro dei Concordi - La Scommessa
Ammetto la mia colpa: le volte che sono andato a teatro (volontariamente) si contano sulle dita di una mano, eppure non sono rimasto mai deluso. Sono un neofita, un convertito tardivo, ma c'è un dato di fatto: ogni volta che metto piede in sala, ne esco puntualmente soddisfatto. E ieri sera non ha fatto eccezione, anzi!. Siamo andati al Teatro dei Concordi di Campiglia Marittima — poiché a Piombino non ci sono più né cinema né teatri, ed è bene ricordarlo — per vedere una commedia intitolata, semplicemente, La Scommessa . Il cast era composto da Gaia De Laurentis, Fabio Ferrari e Emanuele Barresi, quest'ultimo anche regista e sceneggiatore (sì, si dice così anche a teatro, o per meglio dire autore e regista), un trio che si è rivelato subito competente e coinvolgente. Lo spettacolo, definito un "dramma ridicolo in due atti", mi ha colpito per le voci alte e ben calibrate degli attori e per il ritmo allegro, per niente soporifero, che ha tenuto la sala attenta. La storia era al tempo stesso divertente e intelligente, un mix riuscito che ha reso l'esperienza unica. Il trittico di attori ha funzionato alla perfezione (peccato solo per quelli dietro di me, pure troppo rumorosi nelle risate, ma purtroppo esiste il codice penale e non sono intervenuto). Sicuramente un'altra esperienza da ripetere. Mi ha ricordato quanto sia potente e diretta l'arte teatrale, un'esperienza che nessun film può replicare. Se siete amanti del teatro o, come me, siete in cerca di un'occasione per tornarci, questo tipo di spettacolo è l'ideale.
La Scommessa ci porta nelle vite di due giocatori incalliti: Enrico, un avvocato e un giocatore che sa quanto può giocare e quando è arrivato il momento di smettere e Michele un operaio che invece gioca tutto quello che ha e si indebita pur di continuare a giocare. La terza protagonista è Chiara, moglie di Michele, che continua a stare con lui nonostante la situazione rovinosa in cui suo marito ha fatto precipitare la famiglia, per colpa del suo inguaribile vizio.
domenica 7 dicembre 2025
Malice [Stagione 1]
venerdì 5 dicembre 2025
Corto Maltese - Sotto La Bandiera Dell'Oro
Sotto la bandiera dell’oro è una di quelle storie in cui Pratt si diverte apertamente a ribaltare l’idea del “racconto di guerra”. Siamo al confine tra Austria e Italia, in un’Europa che sta prendendo fuoco, ma la guerra. E Corto Maltese, come sempre, se ne infischia. Non combatte per nessuno, non indossa uniformi, non sceglie bandiere: segue solo la direzione del proprio istinto, che coincide puntualmente con missioni personali dalle motivazioni opache… ma terribilmente affascinanti.
La storia parte senza Corto, e questo già dà una certa scossa. Lui appare più tardi, quasi come un’ombra che decide di entrare in scena quando lo ritiene opportuno, e non un secondo prima. Quando arriva, però, prende subito il controllo della situazione: non come un comandante militare, ma come un grande stratega che vede oltre la scacchiera. Mentre gli altri corrono da una parte all’altra, schiacciati dalle urgenze del momento storico, Corto si muove con calma olimpica, guida, osserva, manipola, costruisce percorsi che gli altri nemmeno immaginano.
È impressionante quanto Pratt riesca a raccontare il conflitto senza mostrarlo davvero, se non in una zona decisamente limitata . Il fragore dei cannoni, i soldati che vedono nemici ovunque; le tensioni politiche ci sono, ma filtrano solo attraverso i discorsi degli altri. Corto, invece, segue soltanto la sua agenda: aiutare chi ritiene meritevole, recuperare cose preziose, mantenere rapporti ambigui, sfidare il destino come se fosse un vecchio amico. La guerra non lo condiziona, non lo spaventa e non lo definisce: è un vento di fondo che passa, mentre lui resta se stesso.
Molto bella l’atmosfera: un’Europa incoerente, sporca, frastornata, , paesi sospesi tra due eserciti, gente che non sa da che parte finirà il mondo. E in mezzo a tutto questo, Corto è l’unico a sembrare davvero lucido. Non è un eroe, non è un patriota, non è un mercenario: è un uomo che attraversa gli eventi senza farsi trascinare dalla corrente, e che trova sempre una rotta personale con cui orientarsi.
Se nelle storie caraibiche Corto appariva ancora sfuggente, qui prende un peso diverso. Non è solo il marinaio romantico; diventa un punto di riferimento silenzioso, un centro magnetico attorno al quale si muovono tutti gli altri. Pratt lo tratteggia con la solita eleganza asciutta, ma aggiunge una sfumatura nuova: quella dello stratega che gioca una partita più grande degli altri, pur facendo sembrare tutto naturale.
In definitiva, Sotto la bandiera dell’oro è un’avventura che parla più di persone che di guerre, più di scelte individuali che di fronti contrapposti. E Corto, come sempre, racconta la cosa più interessante: che si può restare liberi anche quando il mondo intero si divide in schieramenti.
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