lunedì 8 dicembre 2025

Educazione Criminale (2025)

 
Regia: Nick Rowland 
Anno: 2025
Titolo originale: She Rides Shotgun
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.5)
Pagina di I Check Movies
Iscriviti a Prime Video 

Educazione Criminale è quel tipo di film che parte con l’aria da “ne ho già visti cento così”, e in effetti… sì, la storia non brilla per originalità. Abbiamo la fuga, il legame complicato, il pericolo che incombe e un finale che, diciamocelo, lo indovini praticamente dopo dieci minuti. Ma — e qui arriva il punto — funziona.

Il film riesce a tenere insieme azione e dramma con un equilibrio sorprendentemente efficace: niente virtuosismi, niente ambizioni da capolavoro, solo un racconto lineare che va dritto al sodo e lo fa con mestiere. È semplice, ma curato. Il ritmo tiene, i personaggi hanno quel minimo di spessore che basta per non crollare nel cliché totale, e la messa in scena è abbastanza energica da tenerti lì senza che ti venga voglia di sbirciare il telefono.

Non è un film che ti cambia la giornata, né uno che ricorderai tra un mese. Forse neppure domani, se siamo sinceri. Però nel suo piccolo fa quello che promette: ti intrattiene, ti coinvolge quanto basta e scorre senza intoppi. A volte è tutto quello che serve.


Teatro dei Concordi - La Scommessa

 

Ammetto la mia colpa: le volte che sono andato a teatro (volontariamente) si contano sulle dita di una mano, eppure non sono rimasto mai deluso. Sono un neofita, un convertito tardivo, ma c'è un dato di fatto: ogni volta che metto piede in sala, ne esco puntualmente soddisfatto. E ieri sera non ha fatto eccezione, anzi!. Siamo andati al Teatro dei Concordi di Campiglia Marittima — poiché a Piombino non ci sono più né cinema né teatri, ed è bene ricordarlo — per vedere una commedia intitolata, semplicemente, La Scommessa . Il cast era composto da Gaia De Laurentis, Fabio Ferrari e Emanuele Barresi, quest'ultimo anche regista e sceneggiatore (sì, si dice così anche a teatro, o per meglio dire autore e regista), un trio che si è rivelato subito competente e coinvolgente. Lo spettacolo, definito un "dramma ridicolo in due atti", mi ha colpito per le voci alte e ben calibrate degli attori e per il ritmo allegro, per niente soporifero, che ha tenuto la sala attenta. La storia era al tempo stesso divertente e intelligente, un mix riuscito che ha reso l'esperienza unica. Il trittico di attori ha funzionato alla perfezione (peccato solo per quelli dietro di me, pure troppo rumorosi nelle risate, ma purtroppo esiste il codice penale e non sono intervenuto). Sicuramente un'altra esperienza da ripetere. Mi ha ricordato quanto sia potente e diretta l'arte teatrale, un'esperienza che nessun film può replicare. Se siete amanti del teatro o, come me, siete in cerca di un'occasione per tornarci, questo tipo di spettacolo è l'ideale.

La Scommessa ci porta nelle vite di due giocatori incalliti: Enrico, un avvocato e un giocatore che sa quanto può giocare e quando è arrivato il momento di smettere e Michele un operaio che invece gioca tutto quello che ha e si indebita pur di continuare a giocare. La terza protagonista è Chiara, moglie di Michele, che continua a stare con lui nonostante la situazione rovinosa in cui suo marito ha fatto precipitare la famiglia, per colpa del suo inguaribile vizio. 

domenica 7 dicembre 2025

Malice [Stagione 1]

 
Anno: 2025
Titolo originale: Malice
Numero episodi: 6
Stagione: 1
Iscriviti a Prime Video 


 
 “Malice”, la mini serie in sei episodi disponibile su Prime Video , è una di quelle visioni che si guardano tutte d’un fiato solo perché, alla fine, dura poco. La curiosità spinge a vedere come andrà a finire, ma non si può dire che lasci davvero soddisfatti. Il personaggio del “cattivo” è talmente sgradevole da risultare insopportabile: il classico tipo viscido, manipolatore, sempre lì a insinuarsi dove non dovrebbe. Un profilo talmente esagerato e caricato da perdere qualsiasi credibilità, tanto che diventa difficile capire come mai ben due famiglie gli si siano legate così tanto. In più ci sono almeno una decina di scene che sembrano esistere solo per far funzionare la trama: coincidenze a dir poco generose, svolte forzate e colpi di fortuna fuori luogo. In pratica, una serie che scorre, si lascia guardare, ma che non convince davvero né per coerenza né per realismo. 

venerdì 5 dicembre 2025

Corto Maltese - Sotto La Bandiera Dell'Oro

 

Sotto la bandiera dell’oro è una di quelle storie in cui Pratt si diverte apertamente a ribaltare l’idea del “racconto di guerra”. Siamo al confine tra Austria e Italia, in un’Europa che sta  prendendo fuoco, ma la guerra. E Corto Maltese, come sempre, se ne infischia. Non combatte per nessuno, non indossa uniformi, non sceglie bandiere: segue solo la direzione del proprio istinto, che coincide puntualmente con missioni personali dalle motivazioni opache… ma terribilmente affascinanti.

La storia parte senza Corto, e questo già dà una certa scossa. Lui appare più tardi, quasi come un’ombra che decide di entrare in scena quando lo ritiene opportuno, e non un secondo prima. Quando arriva, però, prende subito il controllo della situazione: non come un comandante militare, ma come un grande stratega che vede oltre la scacchiera. Mentre gli altri corrono da una parte all’altra, schiacciati dalle urgenze del momento storico, Corto si muove con calma olimpica, guida, osserva, manipola, costruisce percorsi che gli altri nemmeno immaginano.

È impressionante quanto Pratt riesca a raccontare il conflitto senza mostrarlo davvero, se non in una zona decisamente limitata . Il fragore dei cannoni, i soldati che vedono nemici ovunque; le tensioni politiche ci sono, ma filtrano solo attraverso i discorsi degli altri. Corto, invece, segue soltanto la sua agenda: aiutare chi ritiene meritevole, recuperare cose preziose, mantenere rapporti ambigui, sfidare il destino come se fosse un vecchio amico. La guerra non lo condiziona, non lo spaventa e non lo definisce: è un vento di fondo che passa, mentre lui resta se stesso.

Molto bella l’atmosfera: un’Europa incoerente, sporca, frastornata, , paesi sospesi tra due eserciti, gente che non sa da che parte finirà il mondo. E in mezzo a tutto questo, Corto è l’unico a sembrare davvero lucido. Non è un eroe, non è un patriota, non è un mercenario: è un uomo che attraversa gli eventi senza farsi trascinare dalla corrente, e che trova sempre una rotta personale con cui orientarsi.

Se nelle storie caraibiche Corto appariva ancora sfuggente, qui prende un peso diverso. Non è solo il marinaio romantico; diventa un punto di riferimento silenzioso, un centro magnetico attorno al quale si muovono tutti gli altri. Pratt lo tratteggia con la solita eleganza asciutta, ma aggiunge una sfumatura nuova: quella dello stratega che gioca una partita più grande degli altri, pur facendo sembrare tutto naturale.

In definitiva, Sotto la bandiera dell’oro è un’avventura che parla più di persone che di guerre, più di scelte individuali che di fronti contrapposti. E Corto, come sempre, racconta la cosa più interessante: che si può restare liberi anche quando il mondo intero si divide in schieramenti.




Sostituzione della batteria al OnePlus 9 Pro

 

Ciao.. Sono Jack... E sono venti minuti che non ho lo smartphone in mano... Eh, sembra poco, ma quando sai già che non puoi usarlo almeno due ore e mezzo, 150 minuti, (volevo scrivere i secondi, ma sono abituato ad usare la calcolatrice del telefono), sai di essere in una sorta di prigione. Succede un po' così a chi è in crisi di astinenza mi sa. Comunque sono qui a scrivere non per spiegarvi come sostituire la batteria del vostro OnePlus 9 Pro, ma perchè questo articolo mi serve come cassetto della memoria per tenerne traccia. Infatti lo ho portato nel negozio di fiducia per l'operazione in essere. Figuratevi se mi metto farla io, sebbene siano passati a malapena due anni e quindi la garanzia è passata. Speravo durasse un (BEL) po' di più in realtà. Non che la tratti benissimo, ma due anni sono un po' pochini. Mi sono accorto del suo deterioramento durante i giorni passati a Madeira in quanto faticavo a fine escursioni a ricaricare il telefono in maniera ottimale e duratura. In alcune occasioni la batteria calava improvvisamente e drasticamente anche del 10%. Via via questa discrepanza è aumentata anche nella frequenza oltre che nella quantità. Non potendo rischiare di fare cammini o anche semplici escursioni con la batteria a terra è venuto il momento di cambiarla. In questi ultimi due mesi l'ho anche monitorata con app specifiche per vedere usura dei cicli e tecnicismi vari, controllare l'uso da parte di applicazioni e servizi e così via. In pratica da 100 a 85 dura pochissimi minuti, così come 45 a 20 e da 10 a 1. Insomma uno strazio. Non ci fai assolutamente la giornata avendone a disposizione quasi la metà se va bene. Quando non utilizzo l'alimentatore ufficiale inoltre carica veramente troppo lento, addirittura in negativo se collegata al mini PC. Insomma è matura per essere cambiata. Oh, mancano solo due ore!!!!

Fuoco Assassino (1991)

 
Regia: Ron Howard
Anno: 1991
Titolo originale: Backdraft
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.7)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon
 
Film:
 Backdraft (titolo originale), diretto nel 1991 da Ron Howard, si presenta oggi come un classico film d'azione ad alto budget con un cast eccezionale, ma che, a trent'anni di distanza, risulta eccessivamente retorico, melodrammatico e prevedibile. Nonostante il successo con svariati milioni di incasso e un presunto impatto positivo sul reclutamento dei vigili del fuoco, l'esperienza visiva si trasforma in una visione stancante e, a tratti, involontariamente comica. Specie se visto oggi, nonostante nel mezzo ci sia stato un certo undici settembre.

​La forza innegabile del film risiede nelle spettacolari e realistiche scene di fuoco, fumo ed esplosioni, merito anche della dedizione dei protagonisti, Kurt Russell e William Baldwin, accreditati come stuntman. Tuttavia, l'eccellenza tecnica non riesce a bilanciare la estrema debolezza della trama. ed il cast eccezionale. I fratelli McCaffrey, Stephen (Russell), il pompiere scavezzacollo, e Brian (Baldwin), l'instabile alla ricerca di sé, seguono un arco narrativo chiaro e scontato fin dal primo minuto. Le sottotrame, inclusi un politico corrotto (J.T. Walsh) e una presenza alla Hannibal Lecter (Donald Sutherland), servono solo a riempire le oltre due ore di pellicola, contribuendo a una prevedibilità che annienta ogni suspense. L'identità del piromane e il destino dei personaggi secondari sono anticipati senza alcuna sorpresa.

​A peggiorare il quadro contribuisce la recitazione sprecata di un cast stellare, che include anche Robert De Niro, e una regia che ignora il realismo (i pompieri entrano negli incendi senza maschere né aspettare l'acqua) in favore del melodramma. Il tono del film è così esageratamente retorico da rendere quasi antipatici i vigili del fuoco, persone che, per mestiere, mettono a rischio la propria vita. Perfino la colonna sonora di Hans Zimmer risulta, a tratti, pomposa e ridicola. In sintesi, al di là delle impressionanti fiammate, Backdraft è un concentrato di cliché che  merita di essere recuperato, ma solo per completezza.

Edizione: bluray
Semplice amaray con traccia audio italiana in DTS HD 5.1 ed i seguenti extra:
  • Introduzione di Ron Howard (3 minuti)
  • Scene eliminate (43 minuti)
  • La scintilla della storia (10 minuti)
  • Formare la squadra (19 minuti)
  • Acrobazie esplosive (15 minuti)
  • Creare il cattivo: il fuoco (13 minuti)
  • Pompieri veri, storie vere (9 minuti)