Autore: Philip K. Dick
Anno: 1960
Titolo originale: Vulcan's Hammer
Voto: 2/5
Pagine: 152
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:
Obiettivo, imparziale e iper razionale, Vulcano 3 ha tutte le
caratteristiche per essere il sovrano perfetto. Il gigantesco computer
onnipotente detta la linea politica nel migliore interesse di tutti i
cittadini, o almeno, questa è l’idea. Ma quando la macchina – le cui
regole sono indipendenti da caos e guerra – comincia a perdere il
controllo sul movimento di fanatici religiosi chiamati i Guaritori, che
predicano la sua distruzione e la partecipazione attiva dei cittadini
alla cosa pubblica, si scatena l’inferno.
William Barris, il Direttore del Nordamerica, è lacerato dai conflitti morali: lui è potenzialmente l’unica persona in grado di impedire che la battaglia per il controllo del potere distrugga il mondo, ma prima deve decidere da che parte stare. Scritto nel 1960, il romanzo paranoico di Philip K. Dick immagina uno stato totalitario in cui i robot terrorizzano i cittadini e la libertà è solo uno scherzo assurdo. Universalmente riconosciuto come il miglior scrittore di fantascienza del suo tempo, Philip K. Dick evoca con straordinaria lucidità, attraverso mondi sconosciuti e lontani, le ossessioni che dominano la nostra società e noi stessi con un’attualità che sorprende a ogni suo romanzo
William Barris, il Direttore del Nordamerica, è lacerato dai conflitti morali: lui è potenzialmente l’unica persona in grado di impedire che la battaglia per il controllo del potere distrugga il mondo, ma prima deve decidere da che parte stare. Scritto nel 1960, il romanzo paranoico di Philip K. Dick immagina uno stato totalitario in cui i robot terrorizzano i cittadini e la libertà è solo uno scherzo assurdo. Universalmente riconosciuto come il miglior scrittore di fantascienza del suo tempo, Philip K. Dick evoca con straordinaria lucidità, attraverso mondi sconosciuti e lontani, le ossessioni che dominano la nostra società e noi stessi con un’attualità che sorprende a ogni suo romanzo
Commento personale e recensione:
Ancora le macchine cattive...
Non troppo esaltante come lettura, anche se scorrevole e piacevole. Una
storia semplice, forse anche troppo se paragonata ad altre venute fuori
dalla penna di Dick. Gli intrecci non sono poi così pirotecnici ed il
tema trattato è scontato e quasi noioso: il controllo sugli uomini da
parte delle macchine che si fanno guerra tra loro per sopravvivere ed
avere il comando.
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