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giovedì 23 aprile 2009

Vernor Vinge - I Simulacri




Autore: Vernor Vinge
Anno: 2003
Titolo originale: The Cookie Monster
Voto: 4/5
Pagine: 125
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:

La protagonista di questo inquietante romanzo di Vinge, con il quale l'autore ha vinto il Premio Hugo 2004, è una ragazza al primo giorno di lavoro presso una società della Silicon Valley. Seduta davanti al computer, si imbatte in una e-mail che, apparentemente uno scherzo, le rivela invece una drammatica verità: lei, come tutti gli altri impiegati, non è un essere umano bensì una simulazione virtuale che lavora senza averne coscienza, da centinaia d'anni, e ogni sera viene riprogrammata. Gli scopi della società appaiono fin troppo chiari: far lavorare personaggi virtuali a una velocità di milioni di volte superiore a quella degli uomini. Ma non tutto andrà come previsto...

domenica 12 aprile 2009

Pioggia nel deserto

Prima gara per il MotoGp 2009 e ancora non si sa se staremo tesi ed in ansia sul divano per tifare Rossi & Co. oppure tutto sarà rimandato?
Losail, Qatar, deserto arabico e piove. Maremma inferno che sfortuna. Sono tre giorni che aspetto questa serata e gridare "Forza Vale". La classe 125 è stata fermata dopo appena 4 giri, ed in questo momenti tra facce stupite, Simoncelli che fa la danza della pioggia e smoccolamenti vari ancora devono decidere se la due e mezzo partirà.
Oibò, il problema maggiore adesso sembra essere il riflesso che la luce crea sull'asfalto bagnato o umido. Ciò impedirebbe ai piloti una visione corretta e sicura forse addirittura con qualche rischio. Per quanto mi riguarda vadano più piano, ma se non piove più e non ci sono pozze devono correre. Tanto più che una gara in notturna è veramente spettacolare.
Dai, speriamo bene, intanto mi preparo per la cena e la 250 e dopo a casa di Torcione a tifare per il 9° titolo.

mercoledì 8 aprile 2009

Daniel Pennac - Il Paradiso Degli Orchi




Autore: Daneil Pennac
Anno: 1985
Titolo originale: Au Bonheur Des Ogres
Voto: 2/5
Pagine: 202
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:

Un eroe, Malaussène, che come lavoro fa il "capro espiatorio". Una famiglia disneyana, senza mamme e babbi, con fratellini geniali, sorelle sensitive, una "zia" maschio protettrice di vecchietti, ladri e travestiti brasiliani, una "zia" femmina super-sexy, ritratto irresistibile del giornalismo alla "Actuel", una misteriosa guardia notturna serba, un cane epilettico. Questa esilarante banda di personaggi indaga su una serie di oscuri attentati, sull'orrore nascosto nel Tempio del benessere, un Grande Magazzino dove scoppiano bombe tra i giocattoli e un Babbo Natale assassino aspetta la prossima vittima. Un'altalena tra divertimento e suspense, tra una Parigi da "Misteri" di Sue e una Parigi post-moderna dove proliferano i piccoli e grandi "orchi" che qualcuno crede estinti. Degli orchi si può ridere o si può tremare. Uno scrittore d'invenzione, un talento fuori delle scuole come Pennac, non ha certo paura di affrontarli con l'arma che lui stesso così definisce nel libro: "l'umorismo, irriducibile espressione dell'etica".

Commento personale e recensione:

Questa volta non è stata solo colpa di Roikin che me lo ha consigliato e regalato (assieme agli altri libri della saga). Questa opera mi era già stata consigliata anche da altre persone. Ho letto moltissimi pareri e commenti positivi a riguardo, ma io invece ne son rimasto un po' deluso. Beh, si sa: i gusti son gusti. Forse non lo ho apprezzato pienamente perchè lo ho letto mentre ero influenzato e febbricitante, ma ho trovato l'ironia di Pennac divertente solo nelle prime pagine. poi un po' forzata e sterile. La storia in sè non è malaccio, ma neanche niente di così trascendentale. Surreale, allucinante e scritto con leggerezza, ma anche elaborato in certi punti. Non so, spero di potermi ricredere con i lavori successivi, che però leggerò tra un bel po'.

lunedì 6 aprile 2009

Philip K. Dick - Blade Runner




Autore: Philip K. Dick
Anno: 1968
Titolo originale: Do Androids Dream Of Electric Sheep?
Voto: 3/5
Pagine: 253
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:

Nel 1992 la Guerra Mondiale ha ucciso milioni di persone, e condannato all’estinzione intere specie, costringendo l’umanità ad andare nello spazio. Chi è rimasto sogna di possedere un animale vivente, e le compagnie producono copie incredibilmente realistiche: gatti, cavalli, pecore... Anche l’uomo è stato duplicato. I replicanti sono simulacri perfetti e indistinguibili, e per questo motivo sono banditi dalla Terra. Ma a volte decidono di confondersi tra i loro simili biologici e di far perdere le loro tracce. A San Francisco vive un uomo che ha l’incarico di ritirare gli androidi che violano la legge, ma i dubbi intralciano spesso il suo crudele mestiere, spingendolo a chiedersi cosa sia davvero un essere umano... Tragico e grottesco assieme, il romanzo di Philip Dick racconta il panorama desolato della San Francisco del futuro, il desiderio di amore e redenzione che alberga nei più umili, trasformando il genere fantascientifico in un noir cupo e metafisico. Un’opera che ha influenzato la visione della metropoli futura e ha anticipato i dilemmi della bioetica contemporanea.

Commento personale e recensione:

Sarà che lo ho letto molto dopo essermi innamorato del film ma mi aspettavo qualcosa di più da questo romanzo. Dick resta uno dei miei autori preferiti di fantascienza, però forse più per il suo lato "psichedelico" o sociale che per le sue visioni futuristiche o il modo di scrivere. In Blade Runner libro (uscito anche con i titoli Ma gli androidi sognano le pecore elettriche? o Cacciatori di androidi ) ho fatto un po' più fatica a seguire certi avvenimenti. Non dico che la colpa sia di Dick, forse addirittura è di Ridley Scott che non è stato volutamente fedele al romanzo, ma è uno dei pochi casi in cui la trasposizione cinematografica mi ha preso di più rispetto alla carta (però, caso strano mi capita quasi sempre con Dick). Le differenze sono molte, e quelle poste nel libro le preferisco (gli androidi freddi, cattivi e letali ad esempio), ma non sono all'altezza di altre opere come Ubik tanto per fare un esempio.

giovedì 2 aprile 2009

Frederick Forsyth - Il Vendicatore




Autore: Frederick Forsyth
Anno: 2003
Titolo originale: Avenger
Voto: 3/5
Pagine: 306
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Trama del libro e quarta di copertina:

Nel 1995 Richy Colenso, diciannovenne nipote del miliardario canadese Steve Edmond, sparisce misteriosamente in Bosnia dove si era recato per prestare ilsuo aiuto alle popolazioni dilaniate dalla guerra civile. Il ragazzo viene ucciso da Zoran Zilic, braccio armato di Milosevic. Ignaro della sua fine, ilvecchio Steve Edmond decide di muovere tutte le sue pedine per ritrovare il nipote. Quando, cinque anni dopo, l'antiterrorismo inglese riesce a trovare il corpo del giovane, Edmond decide di vendicarsi... 

 Commento personale e recensione:

Per un pelo dall'11 Settembre...
Avvincente racconto di Forsyth che non delude neanche questa volta. Colpi di scena, preparazione accurata e flashback interessanti. Personaggi che si muovono nei mesi precedenti al disastro dell 11 settembre e che intrecciano le loro storie con tale drammatico avvenimento, sfiorandolo.