Le miglia (circa 2300 totali con l'auto a noleggio) iniziano a farsi sentire, ma riusciamo a vivere ottimamente le avventure che ci si prestano davanti. L'unico problema è la cognizione del tempo: sembra di vagare in questa terra lontana da mesi ormai, anche se sono soltanto 12 giorni. Da Page, prendiamo la bussola (o il Tom Tom) e ci spingiamo verso nord, nello Utah, lo stato dei mormoni. Il paesaggio è molto montanaro con tanto verde, abeti e conifere (o così credo). Le abitazioni sono in stile casetta di montagna, e gli abitanti sembrano molto dei buoni boscaioli.
Il parco del Bryce Canyon è molto piccolo se paragonato a quello del Grand Canyon o al Sequoia National Park, ma possono essere impiegati più giorni se si decide di percorre i faticosissimi sentieri che si snodano tra le sue montagne. In auto comunque possibile raggiungere tutti i principali view points ed osservare questo stranissimo anfiteatro. Al suo interno immaginate tante grandi torri, costruite come si fanno i castelli al mare con la sabbia bagnata. Inconsciamente abbiamo anche deciso di seguire il sentiero più importante: Navajo Loop che al ritorno è faticosissimo perchè tutto in salita, e noi non avevamo acqua (intelligentemente).
Terminata la visita speriamo la nostra macchina a folli velocità (quelle consentite dalla legge americana) verso Las Vegas, dove Mr Giiianilli (così mi pronunciano) ha prenotato una Suite Luxury al Venetian. E' grandissima, lussuosissima e signorilissima. Manca però il famoso menù con le escort. Così presi dallo sconforto andiamo a cena da "B&B Ristorante", dove battiamo nuovamente il record dei record (i 4 gatti di portoazzurro diventano 4 mici), vinciamo qualche puntata al Casinò e ci facciamo accogliere in una night-club / discoteca / club privato /un po di tutto, dal nome asiatico: Tao. Dentro è molto carino, musica ganza e pieno di cinesine. Unico problema è che si rischia di prende gli schiaffi dagli Yakuza, se guardi per sbaglio una non sola. Sembra un locale del tipo 3fast e 3furious. Apparte questo ci divertiamo tra la crèm asiatica impiantata in america.
Sono le 4 passate e torno in camera, lasciando il delsa in stile Turo, intento ad aumentare ancora il suo gruzzolo (o tornare a casa in mutande)
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