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martedì 11 agosto 2009

Day 2: vediamo San Francisco

alcatraz da FatMandy.

Questo primo vero giorno pieno in USA, inizia decisamente presto. Causa fuso orario impertinente, già alle 6:30 del mattino siamo in piedi e scalpitanti, in attesa di fare una ricca colazione (che poi si rivelerà un fallimento) e quindi partire alla volta di nuove affascinanti scoperte.
Il piano giornaliero prevede due attrazioni principali, già prenotate da tempo su internet: visita all'isola di Alcatraz e tour guidato con cable car (una specie di tram di legno) per la città. Ma ciò che voglio raccontarvi come prima cosa è invece l'impatto che si ha con la vita amerriggana... Qui è tutto enorme, strano e appunto amerriggano. E' l'aggettivo che maggiormente riesce ad indicare i palazzi immensi di Downtown, le auto mastodontiche, i parchi curati e puliti come fossero finti, la moltitudine di culture differenti sullo stesso marciapiede e così via.
Se poi pensavate che il simbolo più di moda fosse l'aquila dalla testa bianca vi sbagliavate di grosso: i cartelli NO SMOKING, sono la vera ed unica religione in voga. Che si tratti di ristoranti, come di strade o di parchi. Fatta eccezione per Chinatown, dove forse tutto è possibile, pensabile ed immaginabile. Questa città nella città è stata la nostra prima tappa attrattiva (l'albergo è in Union Square, quindi i missili di vetro e cemento che solleticano il sole li avevamo già in visti in parte) e non esagero se il senso che dà è quello di più completo smarrimento. Qui tutto è scritto con ideogrammi, i negozi sono tutti piccoli, attaccati l'uno all'altro e per lo più di alimentari (o presunti tali), le voci ed i suoni, non sono di questo mondo... Uno spettacolo vedere i banchetti con i ganci da cui pende pesce essiccato, o barattoli con pollo in scatola e qualche strana salsa... Il tempo di abituarsi al mondo orientale ed ecco che la nostra passeggiata ci porta ad attraversare Columbus Street. Neanche è passato un giorno e siamo già casa: Pino, Mario, Tony ed altri pizzaioli (o ex mafiosi?) invadono le strade assieme alle bandiere tricolori.
Giunti a destinazione ci imbarchiamo al Pier 33 per Alcatraz: interessante la visita guidata a The Rock, soprattutto grazie all'audio guida in italiano che ci facilita di molto la comprensione. Al Capone ed altri delinquenti hanno alloggiato proprio nelle celle in cui i turisti possono fare foto ed entrare per avere qualche brivido... Alla fine niente di così particolare, sebbene meriti, forse 2 ore e mezzo sono troppe.
La visita della città con cable car invece si rivela interessante, grazie all'autiere che spiega con molti aneddoti simpatici la vita e la struttura della città. Il tour passa per le maggiori attrattive cittadine, tra cui Nob Hill, Japan Town, Marina District ed il Golden Gate. Impressionante come una giornata iniziata con il sole spaccapietre, muti considerevolmente appena giunti sul ponte, che ci viene regalato con un'immagine da cartolina, avvolto dalla nebbia (e battuto da fredde raffiche di vento).
Proseguiamo quindi sempre a piedi visitando tutto ciò che wikipedia ci ha detto che meritava di esser visto, rimanendo stupiti dal fatto che una metropoli del genere riesca ad affiancare palazzi imponenti e ville di lusso, spiagge e strutture architettoniche sublimi, centri finanziari gremiti di gente e parchi e giardini in cui regna il silenzio ed il relax...
Una città che come mi avevano già detto, non ti lascia per niente indifferente...

1 commento:

  1. non dimenticare un pellegrinaggio a Haight-Ashbury, al fillmore, e a tutte le mète frìk. e portami una copia del san francisco oracle, o un bootleg dei grateful dead.
    a parte le segate, buon viaggio. io sto tuned, attendo aggiornamenti.

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