Autore: Luigi Carletti
Anno: 1998
Titolo originale: Giuramento Etrusco
Voto: 2/5
Pagine: 442
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:
Agli inizi del secolo, quel lembo di Toscana che si estende attorno a
Baratti e Populonia, ben noto per gli importanti reperti etruschi e per i
furti che esperti tombaroli di generazione in generazione vi
perpetrano, fa da scenario a un delitto misterioso: un uomo viene ferito
a morte. Costui, prima di spirare, con poche e disarticolate parole
riesce a comunicare al figlioletto ciò che considera la sua eredità: il
luogo dove potrà rinvenire una ricchissima tomba reale, la tomba del
lucumone etrusco Vel Tute, di cui da anni si ipotizzava la presenza in
quei luoghi. Questo l’antefatto.
L’azione si sposta quindi ai giorni nostri, dove quel bambino, divenuto un potente banchiere, cercherà di sciogliere l’enigma e ottemperare a un giuramento fatto più a se stesso che al padre morente. Sullo sfondo di un paradiso turistico, tra squali che invadono le acque solcate da panfili, tresche archeologiche ed ermetici delitti, la vicenda del banchiere Attilio Passamonti si intreccia con quelle di Nelson Guerrieri, manager in fuga da Milano, e Jenny Deville, giovane archeologa inviata da Londra. In un crescendo mozzafiato il romanzo giunge all’inattesa soluzione, come in preda a una delirante smania di vita, specchio di una cifra narrativa appassionata e irrefrenabile in grado di coniugare fantasia e realtà, feste funebri e ignobili tranelli.
L’azione si sposta quindi ai giorni nostri, dove quel bambino, divenuto un potente banchiere, cercherà di sciogliere l’enigma e ottemperare a un giuramento fatto più a se stesso che al padre morente. Sullo sfondo di un paradiso turistico, tra squali che invadono le acque solcate da panfili, tresche archeologiche ed ermetici delitti, la vicenda del banchiere Attilio Passamonti si intreccia con quelle di Nelson Guerrieri, manager in fuga da Milano, e Jenny Deville, giovane archeologa inviata da Londra. In un crescendo mozzafiato il romanzo giunge all’inattesa soluzione, come in preda a una delirante smania di vita, specchio di una cifra narrativa appassionata e irrefrenabile in grado di coniugare fantasia e realtà, feste funebri e ignobili tranelli.
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