Autore: Wilbur Smith
Anno: 1986
Titolo originale: Power Of The Sword
Voto: 3/5
Pagine: 700
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:
Manfred De La Rey e Shasa Courteney sono figli della stessa madre, ma
non lo sanno e neppure lo sospettano. Seguiranno destini paralleli, per
quanto diversi: il primo conoscerà lo squallore e la desolazione delle
baraccopoli sorte in Sudafrica come altrove in seguito alla Grande
Depressione del '29; il secondo, il fasto e l'agiatezza dorata dei
proprietari di miniere, pur giungendo entrambi a un passo dallo
sconfinamento nella condizione opposta che invertirebbe le parti.
Saranno uniti da un tragico avvenimento, la guerra, e da due passioni
comuni: lo sport e la politica. Sempre, naturalmente, si troveranno su
fronti avversi, senza riconoscersi come fratelli ma anzi guatandosi come
nemici mortali: si scontreranno più d'una volta, e il lettore non saprà
per chi parteggiare sotto l'effetto contrastante delle luci con cui
l'autore ora illumina ora adombra i personaggi, senza mai consentire di
distinguere nettamente eroismo e millanteria, generosità e calcolo,
dedizione e viltà. «In Sudafrica un uomo può essere pieno di ottimismo
all'alba e disperato a mezzogiorno», leggiamo a un certo punto del
romanzo, e ci rendiamo conto di trovarci di fronte a una delle formule
dalle quali scaturisce la magia della pagina di Wilbur Smith.
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