Autore: Isaac Asimov, Robert Silverberg
Anno: 1992
Titolo originale: The Positronic Man
Voto: 4/5
Letto: 1997
Pagine: 288
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Trama del libro e quarta di copertina:
Alla mitica nave Argo vennero cambiati poco a poco tutti i pezzi con cui
era costruita. Quando anche l'ultimo pezzo originale venne sostituito
qualcuno sostenne che la nave non era più quella che era stata chiamata
Argo, ma tutt'altra cosa. Un problema analogo si presenta al cervello
positronico del robot NDR-113, più noto come Andrew Martin dal nome
della famiglia alla quale appartiene. Andrew è un robot particolare:
manifesta immediatamente un'inclinazione artistica insolita per un
robot, lavora il legno con una perizia straordinaria e presenta reazioni
emotive che sono assai vicine a quelle umane. Con l'aiuto dei vari
membri della famiglia Martin che nascono e muoiono intorno a lui (il
burbero e potente Gerald, sua figlia Amanda che Andrew chiama la
Signorina Piccola e alla quale è legato da un tenero affetto, e poi via
via i nipoti e i pronipoti), NDR-113 ottiene dapprima la libertà, poi i
diritti civili e infine un corpo androide, del quale sostituisce a poco a
poco ogni parte con protesi da lui stesso progettate che gli permettono
di simulare perfettamente le reazioni biologiche del corpo umano. Ricco
e famoso, Andrew non è felice. Più di ogni altra cosa desidera
trasformare il suo corpo, esempio meraviglioso di ingegneria biologica,
in una struttura organica: insomma diventare un uomo. Ma di fronte a una
richiesta così insolita tutti gli antichi pregiudizi degli esseri umani
contro i robot tornano a galla e Andrew è costretto a un gesto
disperato.Favola robotica e insieme apologo politico, questo romanzo di
Asimov e Silverberg è più di ogni altra cosa una commovente e divertita
variazione sul tema filosofico dell'essere e dell'apparire, un invito
alla tolleranza e alla riflessione, una richiesta di accettare come
nostro simile, perché essenzialmente lo è, anche chi ci appare come
irrimediabilmente diverso.
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