Autore: Theodore Sturgeon
Anno: 1958
Titolo originale: The Cosmic Rape
Voto: 3/5
Pagine: 176
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:
Raramente le guerre hanno cause nobili, ma non tutte le invasioni sono
obbligatoriamente assassine. E' un concetto che sembriamo aver
dimenticato in questo 2004 di guerra asimmetrica, di eserciti e di
terroristi, di informazioni negate e pilotate... Ci sono state, nella
storia, anche invasioni buone. Anche idee che, in un lampo, hanno
migliorato tutte le vite (o il maggior numero possibile). Sturgeon
voleva essere di questa partita: il mondo è difficile, non è un pranzo
di gala, ma se cerchi il bene, se vuoi il riscatto, puoi trovarlo.
Spesso, grazie ai più derelitti.dall'introduzione di Piero
Colaprico: Dallo spazio profondo arriva Medusa, creatura di cui nessuno
conosce gli scopi. Nata su altri mondi, avida di vita, capace di
nutrirsi di interi pianeti e di intere razze, si avvicina alla Terra...
Ma Sturgeon non è un autore catastrofico: al contrario, è un romanziere
sottile e imprevedibile. Quello che prende vita nei Figli di Medusa è
dunque il dramma di un rinnovamento, una "prova del fuoco" per tutta
l'umanità che sta per diventare, a sua volta, figlia di Medusa.
Commento personale e recensione:
Il mio primo Sturgeon è una piacevole sorpresa. Un romanzo non troppo
lungo e decisamente di semplice lettura. Una storia fantascientifica
ambientata negli anni '50 in cui avviene un'invasione aliena del tutto
differente dalle solite: la violenza è messa da parte. Bello il concetto
di conoscenza collettiva (che ricorda un po' gli odierni wikipedia like e
il calcolo distribuito) da cui forse può aver preso spunto Vinge. Più
storie che si completano nel finale, forse unica pecca del libro in
quanto troppo sbrigativo, troppo pacifico.
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