Non è una bella sensazione svegliarsi, rotolarsi nel letto, attendere l'antipatico suono della sveglia, ed avere un fastidioso sesto senso che qualcosa stia per andare storto. La sveglia si decide a suonare energicamente, e resto un po' frastornato. Meno del solito però, ma non ne comprendo il motivo. Il primo turno non lo amo particolarmente, ma neanche mi pesa troppo. Per essere un lunedì mi sento decisamente più carico, e dalla finestra filtra una luce troppo arrogante per essere le cinque del mattino.
Un rapido calcolo mentale, una messa a fuoco del reale orario, e scopro con sgomento di essere andato lungo: l'ora indicata non è quella corretta. E' spostata in avanti. Strano. Anzi no. Ecco cosa c'è che non va. Sono in ritardo a lavoro. E' la prima volta che mi capita dopo anni e anni e anni di onorato servizio. Mi vesto e mi lavo in tempi record come in fantozziana memoria, e maledico il fato ed il caso per questo errore. Vista la nuova stagione che sta per giungere, mi riparo dietro ad un "sarà colpa della Primavera..." oppure il cellulare, probabilmente programmato con la legge Rushmore che Dick racconta in un suo romanzo, ha deciso di sua spontanea volontà di farmi riposare un'ora di più.
Fatto sta che il lunedì oggi è meno pesante, e la settimana più corta. Meglio di niente...
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