E' il sabato antecedente l'entrata pomposa della Primavera, ma la sveglia in tutto il suo cinismo e stakanovismo fa il suo dovere e iinterrompe i miei sogni alle 5 del mattino. Non è la prima volta che devo lavorare il sabato, ma lo è da quando faccio i turni. Ed un ritornello salandomi il venerdì sera non è cosa buona e giusta. L ho letto sul Vangelo una volta. O sul Corano. Non sono poi così distrutto come credevo di esserlo ieri sera, e mi appresto a montare in macchina per recarmi volenteroso in quel luogo di perdizione che dicono ti nobiliti. Io in ogni caso sono contro la nobiltà ed i titoli aristocratici, ma va bene così. La casa non si compra a sospiri.
Spero almeno di avere il tempo di rileggere la bozza e inviarla, così che anche i mie pronipoti possano avere un'accurata trasposizione letteraria del mio "primo sabato di primo".
Appena uscirò, mi recherò al Fondo con i graditi pacchi del caffè Giannoni e stasera compleanno di Daia (auguri!!!) in quel di Follonica. Squama dice che sa dove è questa Stockhouse, speriamo bene di non perderci come quella volta a Rosignano con Ikkio: i cartelli stradali erano beffardi e non indicavano correttamente il centro.
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