Foto di Steve Wampler |
Oggi però a casa mi è giunto Wired di Aprile (sono un felice abbonato - online - dal numero 1) ed un interessante articolo di Daniel Roth mi ha colpito decisamente.
Si menzionano molti servizi online, innovativi o già conosciuti, che io stesso utilizzo pur senza conoscerne pienamente l'impatto economico che hanno nel mondo. Di per sè altre idee, già messe in pratica e funzionali, addirittura abbassano ulteriormente i costi di gestione o il tempo da dedicare per una grandissima quantità di pagamenti. Con TwitPay è possibile integrare il proprio account PayPal (sempre più utilizzato anche al di fuori di eBay) con quello che abbiamo su Twitter e fare i nostri pagamenti direttamente agli altri iscritti. Sempre con un click è possibile utilizzare il servizio RT2Give per fare una donazione a società no-profit. Basta essere followers di @twitpay ed iscriversi. Attraverso l'aggiornamento del proprio status potremo pagare altri iscritti, senza complicarci troppo la vita. Per chi volesse quindi sarà (ed è già ora) possibile annullare le spese (paypal può "agganciarsi" a carte di credito, carte prepagate e conti correnti) ed i tempi morti.
Nell'articolo si evidenziano ben 10 passaggi invisibili che ci sono tra una strisciata con la carta di credito ed il termine della transazione. E chi vende perde almeno 24 ore e il 3,5% della somma. Usando PayPal è inoltre possibile fare interscambi diretti utilizzando il proprio conto ed avendo il denaro lì pronto per altri acquisti oppure usarlo canonicamente solo per pagare o essere e pagati e successivamente trasferire il tutto sul proprio conto bancario (con una trattenuta).
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