Prime operazioni con Ubuntu volte all'installazione di alcuni programmi utili per la mia sopravvivenza in rete. L'atto fondamentale per eccellenza riguarda l'installazione di un software p2p con la parvenza seria. E quello che vi si avvicina di più (di Frostwire parlerò in un altro articolo) è aMule. Purtroppo però mi ero abituato fin troppo bene (pesantezza esclusa) con la mitica mod MorphXT e devo dire che di primo acchito amule risulta fin da subito sconfitto se paragonato al muletto ninja.
Le impostazioni iniziali sono semplicissime per chi è abituato al software per Windows, anche se decisamente più scarne. Qualche problema iniziale per capire come condividere cartelle aggiuntive oltre quelle scelte per Incoming e Temp. Le due cose basilari che mi premevano inizialmente per una corretta gestione dei files sono presenti: l'utilizzo delle categorie, con possibilità di avere una cartella differente per ogni file e la possibilità di gestirlo da remoto. Il resto delle features fondamentali non visibili immediatamente è comunque presente: il source exchange, il supporto all'offuscamento, quello per ICH e AICH, la KAD 2.0 e il supporto per UPNP.
In quanto a dettagli ed informazioni sui files condivisi lascia molto a desiderare. Per un releaser non è proprio il massimo, mancando di slot focus, friend slot e tutte quelle priorità gestibili con la mod.
Gli emulecollections non sono supportati (arghhh) anche se prevedo un utilizzo maggiore di Frostwire per via dei torrent, quindi potrei (anzi dovrò) farne a meno. La configurazione del router con l'apertura delle porte è stata la più semplice che abbia mai fatto, non per merito di amule certo, ma neanche l'ombra di un id basso.
Un aspetto sicuramente positivo è la leggerezza che trasuda da ogni poro.
Per adesso ci accontentiamo, visto che è comunque un progetto aperto ed ampiamente migliorabile.
Attendo Topper per masterizzare ogni cosa e poi a formattare anche l'hard disk condiviso.
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