Non sono un amante di YouTube e servizi di questo genere, perchè non riesco mai a trovare il tempo giusto per perderci delle ore. Sì, delle ore, perchè a mio avviso merita la massima attenzione soprattutto nel ricercare cose nuove ed interessanti. Una di queste è il Lip Dub ovvero un tendenza che fonde dentro di sè creatività e talento recitativo, video e musica, divertimento e successo. Questa pratica consiste nel cantare in playback delle canzoni più o meno di successo e montare l’audio su di un proprio video in cui siamo noi i protagonisti. I filmati, molti divertenti e ben curati, possono essere girati con una o più persone ed in ambientazioni sempre differenti, lasciando libero sfogo e spazio alla creatività di ognuno. Negli USA il fenomeno è decisamente decollato e molti giovani (ma non solo) si divertono a montare i propri video per vederseli poi sui propri iPod. Come abbiamo visto il Web 2.0 ed il Social Web stanno diffondendosi sempre di più nelle nostre vite e ci permettono di essere creativi e proporci proprio mentre stiamo ripetendo e canticchiando la nostra canzone preferita.
venerdì 30 luglio 2010
Lip Dub: una tendenza creativa
Copenhagen: Christiania
Ingresso del Christiania (fonte foto: Wikipedia) |
giovedì 29 luglio 2010
eMule Netiquette
Sebbene il mondo torrent abbia preso il sopravvento per chi fa p2p, in molti continuano ad utilizzare e preferire eMule che è più propriamente un programam di file sharing. Seono convinto, oggi come in passato, che perchè tutto funzioni nel migliore dei modi anche l'ultimo degli utenti debba seguire, o almeno esserne a conoscenza, delle linee guida. Queste non sono obblighi, ma soltanto consigli per il quieto vivere nelle rete (ed2k e kad). Partecipai alla stesura di questi semplici punti diversi anni fa, assieme ad un gruppo di altri netizens, per lo più utenti di p2pforum.
mercoledì 28 luglio 2010
John Grisham - L'ultimo giurato
Autore: John Grishham
Editore: Mondadori
Pagine: 373
Voto: 2/5
Pagina di Anobii
Trama del libro
Nel 1970, uno dei settimanali più vivaci dello Stato del Mississipi, "The FordCounty Times", fallisce. Ad acquistare la testata, con grande stupore di molti, è Willie Traynor, un ragazzo di ventitré anni che non ha neanche terminato gli studi al college. Il giornale sembra spacciato, fino a quandouna giovane madre viene brutalmente uccisa da un membro dell'influente famiglia Padgitt. Willie riporta tutti i particolari raccapriccianti della vicenda e il giornale aumenta le vendite, mentre Danny Padgitt, l'assassino,viene condannato. A nove anni di distanza, Danny esce di prigione deciso a vendicarsi...
Io sono io, te no
Vivere senza tentare, significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta. (Jim Morrison). Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà. Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l’anima. Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore. - Alda Merini. Per ki all'improvviso sorride da solo pensando a dei bei momenti passati... Non è strano? Ignoriamo quelli che ci adorano, adoriamo quelli che ci ignorano, amiamo quelli che ci feriscono e feriamo quelli che ci amano. Il guaio peggiore quando ottieni ciò che vuoi è che non sempre è come immaginavi che fosse . . . .
Dan Simmons - Hyperion
Autore: Dan Simmons
Editore: Mondadori (Oscar Bestsellers 350)
Pagine: 422
Voto: 5/5
Pagina di Anobii
Trama del Libro
Sette pellegrini in viaggio verso le Tombe del Tempo. Ciascuno con un terribile segreto e una speranza. Attraverso la galassia in guerra vanno incontro allo Shrike: un semidio metallico e assetato sangue, dominatore di Hyperion. Nella valle delle Tombe del Tempo, di fronte allo Shrike, si compirà il loro destino. Per uno, uno solo, la realizzazione del più grande dei sogni. Un'affascinante e del tutto inedita epopea stellare. Una formidabile avventura nel tempo e nello spazio, fino alle ultime frontiere della scienza e della fantasia.
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Jack O. Lyroid
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martedì 27 luglio 2010
Quanto pesa il bagno!!
Solo come esempio |
lunedì 26 luglio 2010
Solidarietà a Stefano Zanetti
Inizio fin da subito con il dire che io non so neanche chi sia questo Stefano Zanetti. Per quanto ne so può essere pure un terrorista, un comunista mangia bimbi, un fascista illiberale, un anarchico psicopatico. So molto più semplicemente che è un blogger e che non può dire la sua, è come se fosse stato imprigionato e già giudicato colpevole. Per cosa? Si dice per diffamazione. Il processo non c'è ancora stato, ma nel profondo blu, il mondo della rete, è praticamente stato messo agli arresti ed inibito.
Partiamo da principio e facciamo il punto della situazione. Zanetti aveva (e adesso non più raggiungibile) il seguente blog: http://ilgiustiziere-lafabbricadeimostri.blogspot.com/
Partiamo da principio e facciamo il punto della situazione. Zanetti aveva (e adesso non più raggiungibile) il seguente blog: http://ilgiustiziere-lafabbricadeimostri.blogspot.com/
Rossi ric'è
Rossì c'è, come il Dio c'è sui cartelli nel gavorranese. Un po' per la misticità del suo nome che se già era leggenda adesso entra nel divino, un po' anche per l'effetto stupefacente che dona agli sportivi. Un MotoGp che con l'infortunio del Vale nazionale ha avuto uno share paragonabile ad una sit-com anni settanta data in terza serata e che riesce ad essere nuovamente interessante con il suo rientro in pista. C'era andato vicino domenica scorsa in Germania, quando la spiaggia per quaranti minuti si è svuotata ed i bagnanti sono accorsi alla tv del barrino dell'Orizzonte. C'era andato vicino, ma non bastava. Questa sera è arrivato il podio. Un terzo posto insperato per una pista faticosissima, soprattutto per chi arriva ai box con le stampelle. Viene da chiedersi se il suo nuovo sponsor non sia l'ortopedia Bindi, e che i supporti non siano lì per figura. Da sesto a terzo, dopo tibia e perone maculati. Gara interessante quando la Formula1: per niente. Ma ecco che lui aggiunge sale, pepe, spezie, tabasco ed erba cipollina andando a raggiungere un Dovizioso ormai irraggiungibile e lottando per una posizione sul podio. Anche quando una gara può sembrare segnata dal tedio che regna sovrano, lo scettro e la corona vengono scippate da Rossi. Chi se ne frega di Camomillo Pedrosa che è caduto, di Lorenzo e Stoner che son arrivati primo e secondo. Lui ha già vinto con un terzo posto, ed anche questa non è una cosa che tutti sanno fare.
domenica 25 luglio 2010
Alla sagra del pesce
Nella giornata di ieri Eolo non è stato molto clemente. Un maestralaccio senza alcun ritegno soffiava e colpiva il promontorio. Quindi la gita in gommone con il Dija è saltata per ovvie ragioni. A dirla tutta sarebbe saltata in ogni caso visto che a causa di pressione altissima (200) ho dovuto portare babbo al pronto soccorso. Ho quindi passato la giornata in ospedale, uno dei luoghi che odio di più in assoluto. Lui comunque tutto bene, anche se deve restare lì per X tempo sotto controllo o roba simile. La sera quindi la meta è stata la Sagra del Pesce di Piombino, milledduecentocinquantesima edizione o giù di lì. Ormai divenuta una tradizione, per piombinesi e turisti, Piazza Bovio si è ritrovata battuta dal vento, ma comunque colma di bocche affamate. Arrivati in orario non troppo scomodo (20:30) ci siamo dovuti sorbire oltre quaranta minuti di fila, e fare i conti con alcune pietanze che erano terminate. Sicuramente sarà stato per il grande successo avuto, ma suona strano sentire al micrfono della sagra, ad intervalli più o meno regolari, gli annunci che il questo o quell'altro piatto a base di pesce era terminato. Anche il "gasse" era finito. Forse speravano che venissero consumati più piatti di roast-beef... Ma alla sagra del pesce è difficile sperare sulla ciccia. Tutto sommato noi abbiamo mangiato, e anche gli altri sebbene le attese fossero lunghine. Ma si sa, è una sagra. Penne alla marinara (molto buone e molto sugose), polpo alla diavola (troppo ghiaccio) e bottiglietta d'acqua per un totale di 14,5 euro. Non proprio prezzo popolare secondo me, ma non mi son alzato dal tavolo a stomaco vuoto, anzi. E' che ultimamente alle sagre si inizia a spendere qualcosina di più. Salutati i "tovarish" russi del tavolo accanto che avevano fatto amicizia con il nostro ottimo vino, la serata è proseguita per alcuni a al barrino di Viale del Popolo, per altri alla notte bianca a San Vincenzo e per altri al Baluba o chissà dove.
venerdì 23 luglio 2010
Stephen King - Uscita per l'inferno
Era da tempo che non leggevo un King così brutto. Non c'è poi molto da dire per non incorrere nell'errore dell'auttre che con la sua prolissità ha reso una storia insignificante anche terribilimente noiosa. Le continue descrizioni su avvenimenti marginali interrompono sistematicamente l'evolversi del racconto non aggiungendo niente di interessante. Il protagonista non riesce a passare nè come come simbolo di pietà nè come pazzoide. Una vita più o meno normale che grazie alla sua stupidità riesce a rovinare. Quasi senza motivo, neanche di tipo morale o politico. Solo una presa di posizione contornata da diversi pensieri e riflessioni di un "man on the edge".
giovedì 22 luglio 2010
AC Fondo - Magic Moment: 3 - 11
Finisce questa sera la nostra avventura al Van Toff, eliminati nei quarti di finale da un'ottima prestazione del Magic Moment. Di scusanti ce ne sarebbero fin troppe, ma la squadra che abbiamo affrontato, dobbiamo dirlo era più forte e più preparata. Capita, ed è giusto così. Restiamo un po' con l'amaro in bocca perchè quest anno la squadra girava bene, abbiamo segnato tanto e subito poco, creato buon gioco ed affrontato ogni avversario con le dovute misure. Il risultato sicuramente è troppo pesante ed in altre condizioni sarebbe stato meno drastico, o addirittura ce la saremmo giocata. Sì, perchè comunque la squadra dell'AC Fondo poteva giocarsela alla pari un po' con tutte le altre rimaste in gara, avversari di questa sera compresi. Siccome credo fermamente nel detto "chi perde spiega, chi vince esulta" voglio scrivere qualcosa riguardo al fatto che le cose potevano prendere un altro verso.
mercoledì 21 luglio 2010
Come pronunciate Wikipedia?
Wikipedia è un altro di quegli strumenti che ormai utilizzo quotidianamente. Un po' come tutti. Non sto qui a spiegare cosa sia, la sua filosofia, i suoi contenuti e per i più geek anni ottanta la sua vicinanza con la Guida Galattica Per Gli Autostoppisti (che poi neanche mi è piaciuto troppo). Sarebbe un po' come spiegare cosa è il mare, cosa è la scuola e così via. Ormai fa parte della quotidianità, e chi non la conosce, beh, peggio per lui. Però mi son sempre fatto una domanda. Come si pronuncia? Cioè, io lo pronuncio in un modo, ma la maggior parte delle altre persone sento che lo pronunciano bizzarramente alle mie orecchie. La mia pronuncia segue per logica quella utilizzata per la parola enciclopedia. Di conseguenza l'accento lo pongo sull'ultima i. Altri invece lo pongono sulla e. Insomma come se pronunciassero enciclopèdia. A me suona strano, quasi ridicolo.
Cercando la voce stessa su Wikipedia si scopre che non esiste una vera e propria pronuncia ufficiale. Le più utilizzate sono:
uikipedìa,
uikipèdia,
uikipìdia,
Dal momento che praticamente è indifferente, perchè allora doverlo pronunciare storpiando l'italianità degli accenti? Di cosa sa mettere l'accento sulla e? Boh, giusto per puntualizzare.
Cercando la voce stessa su Wikipedia si scopre che non esiste una vera e propria pronuncia ufficiale. Le più utilizzate sono:
uikipedìa,
uikipèdia,
uikipìdia,
Dal momento che praticamente è indifferente, perchè allora doverlo pronunciare storpiando l'italianità degli accenti? Di cosa sa mettere l'accento sulla e? Boh, giusto per puntualizzare.
Google immagini con novità
Ormai Google è diventato il motore di ricerca per eccellenza ed è arricchito da numerosissimi servizi. Questi sono utilizzati più o meno regolarmente e con efficacia da milioni di internauti. Ultimamente (non so da quanto me ne sono accorto stamani) anche Google Immagini ha subito alcune modifiche riguardanti l'aspetto e le funzionalità in fase di ricerca. A prima vista risulta più funzionale e più immediato. Non si tratta di modifiche pesanti o che possono spiazzare, anzi soltanto più comode.
By vomitoergorum at 2010-07-21
By vomitoergorum at 2010-07-21
lunedì 19 luglio 2010
Stephen King - Ossessione
Trama del libro
Charlie è un ragazzo come tanti ma nella sua mente qualcosa reagisce in maniera abnorme alle sfide e alle ingiustizie della quotidianità di provincia fatta di bravate tra ragazzi e vagheggiate avventure con adolescenti civette. La sua rabbia esplode improvvisa una mattina durante una lezione a scuola: pistola in pugno, Charlie comincia una disperata avventura coinvolgendo nella sua ossessione privata la vita e il destino di una classe intera. Segreti di sesso, di sangue, di odio vengono alla luce, tutti tolgono la maschera dell'ipocrisia in una confessione tragica e liberatoria. Qualcuno ci rimetterà la vita, qualcun altro la reputazione, qualcun altro ancora la sanità mentale. Ma l'avventura vissuta da Charlie agirà su ciascuno come potente catalizzatore per scatenare la follia nascosta nel proprio profondo e finalmente guardare in faccia le radici del Male.
AC Fondo - The shape's cut: 5 - 0
Ancora una strepitosa partita da parte dell'Ac fondo che fa strmazzare al suolo gli avversari... Beh non è andata proprio così, infatti gli altri non si sono presentati e la partita è stat vinta a tavolino. Scelta discutibile o meno erano comunque alla nostra portata, ma magari hanno preferito fare altro la domenica sera. Fatto sta che è stata adesso confermata la nostra leadership nel girone e ci piazziamo quindi come primi assoluti a punteggio pieno. Sarebbero mancati questa sera Rase e Elvin per motivi di lavoro, ma con sei pedine da gestire in mezzo al campo non temevamo la sfida. Vabbeh, ormai è andata così, quindi giocatori e tifoseria al completo si sono ritrovati ai tavolini de La Rocchetta, con Carlino in console e musica spacca timpani. La prossima sarà mercoledì sempre alle ore 22:30.
domenica 18 luglio 2010
Faceva caldo, al Dija di più
By vomitoergorum at 2010-07-18
Questa orripilante foto rappresenta l'epilogo di una serata e quella di un uomo. Il tutto ha avuto inizio a Marina alle 14:00 del pomeriggio di ieri, quando ci siamo imbarcati sul gommone del Dija e su quello del Milio. Destinazione Palmaiola, con un sole generoso e l'acqua limpida ma caraibica per quanto riguarda la temperatura. Non c'era quasi distinzione tra fuori e dentro. Nessun senso di refrigerio, quasi la percezione di essere al Calidario. Ci spingiamo poi al Cavo per breve sosta con gelato e birre, e Daia stesa a pelle d'orso che evitava di non volare via dal gommone, irradiandoci di altrettanto spettacolo solare. Salto dell'onda come da repertorio al ritorno e ritrovo al Big Ben per aperitivo. Idea non felicissima a causa la mancanza di una qualsiasi, neanche casuale, soffio di vento. Decidiamo quindi di farci ancora più male andando da Maso (pizzeria da Tonino per chi viene da fuori) dove il patimento del caldo era qualcosa da galera. Il culo è che eravamo fuori, quindi la colpa è solo del caldo stesso. Ed abbiamo così il Dija pezzato ed abbisontito che da sfoggio della piombinesità restando a torzo nudo al tavolino. Velocissima e prontissima la messa on line della foto da parte del Delza su Facebook ammirata dai più.
mercoledì 14 luglio 2010
Marco Buticchi - L'ordine irreversibile
Commento personale
Questa famiglia Rochas non riesce a prendere le mie simpatie. Non che ne abbiano bisogno, visto che hanno già tutto, perfezione compresa. Meno antipatico, non per questo più simpatico, Renè rispetto al Phil del primo romanzo, ma quel dna colmo di superpoteri dà quasi sui nervi. Si nota un miglioramento nella storia rispetto al precedente racconto, ma i periodi restano elementari. Spesso si ha quasi la sensazione di leggere una filostrocca. Alcune volte inoltre vi è confusione nella successione degli eventi ed il lettore resta in parte spiazzato. Finale sdolcinato da favola o da Harmony. La cosa peggiore però è l'evolversi del racconto che deve fare i conti con molti falsi storici creati ad hoc per dare un senso alle fantastiche avventure dello scapestrato francese tutto_lui.
martedì 13 luglio 2010
AC Fondo - Pizzeria Il Tramonto: 9 - 4
Dopo aver passato il girone iniziale come primi, grazie a tre vittorie ed un solo pareggio, ventisette gol segnati e sedici subiti, l'AC Fondo inizia ancora splendidamente la prima partita del mini girone a tre nella serie A del Van Toff 2010. Fattore di tutto rispetto da tenere in considerazione è il caldo seguito da un'afa scomoda che rende faticoso ogni singolo respiro. La partita onestamente non è delle migliori, troppe reti sbagliate sotto porta e alcune disattezioni caratterizzano la nostra gara contro però un avversario di tutto rispetto. Il primo tempo termina sul 3-1 a favore nostro e l'inizio della ripresa non è dei più semplici. Soffriamo la copertura degli spazi. I cambi non sono semplicissimi da gestire dovendo lasciare il Cuccu come ultimo uomo, unico in grado di coprire il ruolo, senza rischiare troppo. I pali e le traverse restano nostro nemici, ma finalmente riusciamo a sbloccarci e far partire una quasi goleada. A segno Pierini (tre reti), Taddeucci (due reti), Fiorenzani (due reti), Nardo (due reti) che prende anche il premio consistente in due bottiglie di vino per il primo marcatore della partita. Con una differenza reti di cinque a favore ed un'ammonizione, dovremmo essere avvantaggiati per il passaggio come primi anche questa volta. In ogni caso il turno è già superato.
lunedì 12 luglio 2010
La farsa di Nuovo Paesaggio Italiano
Riprendo praticamente pari pari quanto scritto da Alessandro Melillo su Facebook, in quanto ritengo sia cosa importantissima e da non sottovalutare. Molto spesso infatti, su internet ma non solo, è di moda predicare bene per farsi pubblicità e cavalcare l'onda e poi razzolare da cani. La fotografia è un'arte che non mi ha mai preso in maniera fanatica quanto ad esempio ha fatto il copyleft o il copyright. Mi ha comunque sempre affascinato quel tanto da poter fare alcune valutazioni. Se poi il tema tra fotografia e copyright si fonde e si amalgama, ne approfitto per divulgare alcune cose. Cose, che secondo me non stanno nè in cielo nè in terra, e neanche al mare.
Dark Quarterer - Live in Piazza Bovio
Dico fin da subito che forse non ho le capacità necessarie per recensire il concerto live di questa sera in Piazza Bovio, in quanto pur non essendo assolutamente a digiuno di metal e pur conoscendo abbastanza bene le fatiche meno recenti del gruppo, non avevo mai sentito nessuna traccia del nuovo album. Ed il concerto di questa sera era incentrato su Symbols, il concept album uscito da non molto. Credo sia passato un anno abbondante, ma veramente non ho mai avuto modo di sentirlo. Per quanto mi riguarda, la scaletta è stata completamente sbagliata. Capisco la volontà di far conoscere le nuove canzoni ed invogliare all'acquisto dell'ultimo album, ma Piombino per la musica non è una piazza facile, e soprattutto è una piazza nuova a queste cose.
venerdì 9 luglio 2010
C'è da avere paura a Piombino
Avrei voluto scrivere un articolo sulla bella serata dedicata alla musica grazie alla festa in Piazza Bovio. Purtroppo non sarà così. Purtroppo questa passa in secondo piano. Prima c'è la vergogna. Prima c'è anche la rabbia, lo schifo ed il senso di impotenza. Poco dopo la mezzanotte infatti due marocchini (termine generico per due nordafricani o giù di lì) hanno iniziato a darsele. Non semplici schiaffi e spintoni, ma botte pesanti, pugni in pieno volto, calci in faccia, teste sbattute sul cemento, tavole di legno schiantate sul viso. E questa è solo una parte di ciò che è avvenuto. Inizialmente qualcuno ha provato, suo malgrado ed a suo rischio e pericolo, di divederli. Senza successo. Qualcuno ha chiamato le forze dell'ordine. Ovviamente non c'era nessun rappresentante di queste. Oddio, un paio di vigili fino a qualche tempo prima stazionavano all'incrocio tra viale del Popolo e via Vittorio Emanuele, ma al momento della necessità il nulla. Il vuoto. Il niente di niente. Ho chiamato anche io il 113, quando la rissa si è spostata verso i banchetti del merchandising all'inizio della festa. Era impossibile che non fosse arrivato ancora nessuna. Corrado (del ristorante La Rocchetta) indignato veramente li aveva sicuramente già avvisati, ma non si sa mai... Mi è stato risposto che era già la decima chiamata che ricevevano e che pattuglie della polizia e dei carabinieri non erano disponibili. Avrebbero fatto il possibile. Intanto i due non finivano affatto di darsele, anzi uno ha preso pure un attrezzo da cucina (sottratto dal banchetto che faceva i bomboloni) per fustigare l'altro. La rissa continuava a degnerare. Un misto di Lionheart e Fight Club, dove tutto era permesso, tra la vergogna degli spettatori ed il loro senso di impotenza.
Non credo ci siano scusanti plausibili da parte degli assessori o di chi per loro. Ad una festa del genere, con centinaia di persone presenti per assistere alla musica e per passare una piacevole serata , non si può non predisporre il NIENTE per la sicurezza. Lasciamo perdere la figura di merda che Piombino può fare con i turisti, alcuni venuti da lontano, ma erano presenti anche numerosi bambini. Ed il messaggio che ne viene fuori è: PERICOLO. Già perchè se c'è bisogno di qualcuno (pagato da te) che ti difenda o che metta ordine, questo non c'è. Non oso immaginare quindi se avventurandomi per Piazza Dante da solo e venissi aggredito a chi dovrei fare affidamento. Se si organizza un avvenimento come quello di questa sera, che durerà anche nei prossimi giorni, non si può lasciare il tutto allo sbando. Non c'è personale? Non ci sono soldi? Non ci avete pensato? C'è stato un disguido? Ma dai!!!! Ma vergogna. Tutti! Mi vergogno io per quello che è successo, e spero che questo sentimento sia almeno condiviso con chi di dovere.
Esattamente a mezzanotte e quarantasette, ovvero oltre trenta minuti dopo l'inizio dei fatti, si è presentata la prima pattuglia dei carabinieri. Successivamente ne è giunta una della polizia ed un'altra sempre dei carabinieri. Ora, non so come funzionano queste cose, non sono mai stato arrestato o fermato, ma uno dei due è stato portato via in ambulanza. L'altro ha continuato a girare indisturbato, prima in Baciocca, poi di nuovo in piazza, seguito solo dagli sguardi dei carabinieri. Io son restato fino da ultimo per vedere cosa avrebbero fatto. E la fatidica parola torna nuovamente: NIENTE. Eh, sì. NIENTE. Sono andati via, mentre lui risaliva poi per viale del Popolo con la sigaretta accesa. Magari le persone si arrestano solo dietro denuncia, magari neanche si arrestano. Ma cavolo, a lui niente di niente. Come è possibile questa cosa? Oppure, è davvero possibile? Evidentemente sì.
Quindi occhio, se vi succede qualcosa a Piombino, sperate che ci sia tanta gente intorno così dopo dieci chiamate ai vari 112 o 113, qualcuno arriverà. E non farà niente. Se siete soli, so cazzi vostri.
Non credo ci siano scusanti plausibili da parte degli assessori o di chi per loro. Ad una festa del genere, con centinaia di persone presenti per assistere alla musica e per passare una piacevole serata , non si può non predisporre il NIENTE per la sicurezza. Lasciamo perdere la figura di merda che Piombino può fare con i turisti, alcuni venuti da lontano, ma erano presenti anche numerosi bambini. Ed il messaggio che ne viene fuori è: PERICOLO. Già perchè se c'è bisogno di qualcuno (pagato da te) che ti difenda o che metta ordine, questo non c'è. Non oso immaginare quindi se avventurandomi per Piazza Dante da solo e venissi aggredito a chi dovrei fare affidamento. Se si organizza un avvenimento come quello di questa sera, che durerà anche nei prossimi giorni, non si può lasciare il tutto allo sbando. Non c'è personale? Non ci sono soldi? Non ci avete pensato? C'è stato un disguido? Ma dai!!!! Ma vergogna. Tutti! Mi vergogno io per quello che è successo, e spero che questo sentimento sia almeno condiviso con chi di dovere.
Esattamente a mezzanotte e quarantasette, ovvero oltre trenta minuti dopo l'inizio dei fatti, si è presentata la prima pattuglia dei carabinieri. Successivamente ne è giunta una della polizia ed un'altra sempre dei carabinieri. Ora, non so come funzionano queste cose, non sono mai stato arrestato o fermato, ma uno dei due è stato portato via in ambulanza. L'altro ha continuato a girare indisturbato, prima in Baciocca, poi di nuovo in piazza, seguito solo dagli sguardi dei carabinieri. Io son restato fino da ultimo per vedere cosa avrebbero fatto. E la fatidica parola torna nuovamente: NIENTE. Eh, sì. NIENTE. Sono andati via, mentre lui risaliva poi per viale del Popolo con la sigaretta accesa. Magari le persone si arrestano solo dietro denuncia, magari neanche si arrestano. Ma cavolo, a lui niente di niente. Come è possibile questa cosa? Oppure, è davvero possibile? Evidentemente sì.
Quindi occhio, se vi succede qualcosa a Piombino, sperate che ci sia tanta gente intorno così dopo dieci chiamate ai vari 112 o 113, qualcuno arriverà. E non farà niente. Se siete soli, so cazzi vostri.
giovedì 8 luglio 2010
Dennis Lehane - L'Isola Della Paura
Commento personale
Premetto che prima di leggere il libro ho visto il film Shutter Island, quindi l'effetto sorpresa era già svelato. Tanto più che il film è decisamente bene fatto ed a mio avviso molto inerente al libro. In alcune parti utilizza addirittura le solite battute. Riguardo gli ambienti descritti non posso pronunciarmi in quanto mentre leggevo il romanzo mi riaffioravano nella mente quelli già visti al cinema. Il mio voto (tre stelle su cinque) è quindi sporcato da questo, ma non solo. La memoria mi ha riportato ad un altro libro con una tematica simile: Incubo di Daniel Quinn. E tutto sommato L'isola della paura, non è all'altezza. Ottima storia intendiamoci, scorrevolissimi ed intelligenti i dialoghi, personaggio ben costruiti ed ambientazione molto interessante. Mancha però, se non nella parte finale, quel senso di smarrimento che invece Quinn riesce a dare al lettore per tutto il suo romanzo. La psicologia e la psiachiatria sono temi affascinanti e la letteratura sa bene come stuzzicare i lettori, quelli come me a cui piacciono questo tipo di storie. Consigliato, magari prima di vedere il film.
Pubblicato da
Jack O. Lyroid
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martedì 6 luglio 2010
Marco Buticchi - Il cuore del profeta
Trama del libro
Attraverso i secoli, la storia corre tenendo come filo conduttore le meravigliose scogliere della Liguria, le verdi insenature del Golfo dei Poeti e delle Cinque Terre.
Un diamante grande più di un uovo, sacra reliquia dell'Islam e del quale si perde ogni traccia dai tempi della riconquista della Sicilia operata dagli Altavilla ai danni delle popolazioni arabe. Due giovani dei nostri giorni, immersi in una spensierata vacanza che si ritrovano, perfettamente all'altezza della situazione, a fronteggiare difficili frangenti.
Un valoroso principe saraceno, terrore del Mediterraneo dominato dalle repubbliche Marinare; la sua vita, il suo amore, gli usi ed i costumi delle Sante terre lontane, le sue nobili origini.
In quel mare blu, profondo ed immenso, si avvicendano i personaggi, scavalcando quasi un millennio che li divide e le loro storie inevitabilmente si intersecano, correndo alla ricerca di quel fine a tutti comune...
Mostra fotografica di Valerio Musi
By vomitoergorum at 2010-07-06
Fino a domenica 11 luglio chiunque sia interessato può andare a vedere la mostra fotografica "Landscapes in BlackAndWhite" di Valerio Musi al Palazzo Appiani a Piombino. Ieri ho avuto modo di presenziare e guardare le foto, per lo più di paesaggi costieri, spiagge e mare. Valerio, pazientemente mi ha guidato attraverso le immagini spiegando di volta in volta la location e le tecniche fotografiche utilizzate. Pur immortalando solo paesaggi, si denotano caratteristiche più profonde, che vanno oltre e spingono attraverso gli occhi diversi tipi di sentimenti. Soprattutto ricordi e nostalgia. Questo è ciò che maggiormente sono riuscite a trasmettermi. Il bianco e nero, il cielo ed il mare, la quiete ed il prepararsi tumultuoso delle nubi, sono in contrasto tra di loro, ma si uniscono in un perfetto connubio racchiuso e catturato per sempre in una fotografia.
Potete intanto goddervi alcune foto visitando la sua pagina di Flickr (partecipa a anche al gruppo Piombino (Steel Town) ) oppure il suo sito personale. Bravo Kiki, ha anche detto che mi regala una stampa (quella della Sterpaia) per casa nuova.
lunedì 5 luglio 2010
Stephen King - Blaze
Trama del libro
Blaze è un uomo cresciuto in istituto dopo che il padre, alcolizzato, l'ha scaraventato giù dalle scale quando era bambino. La caduta gli ha provocato una diminuzione delle facoltà intellettive. Da grande si farà amico di un balordo di nome George che lo coinvolge in piccole truffe. George convince Blaze a fare il colpo che li sistemerà per sempre: rapire l'erede di una famiglia facoltosa. Ma George muore prima di mettere a punto il piano. Sarà Blaze quindi a portare a termine l'impresa, con l'aiuto di George che, benché defunto, continua a dargli dall'aldilà le malefiche dritte con cui l'ha condizionato nel corso della loro amicizia. La vicenda si complica quando Blaze si affeziona al piccolo rapito e non vuole restituirlo.
domenica 4 luglio 2010
Don't try this at home
Quando si ha a che fare con due stuntmen professionisti (TimeWalk ed io) tutto il resto della giornata può passare in secondo piano. Ok pomeriggio al mare sulla spiaggia di Carlappiano, vecchio aperitivo alle Fate e cena più gelato al Caribia di Follonica, con tanto di vittoria della Spagna. Serata piacevole ed a nostro modo tranquilla con passeggiata sul lungomare, quattro chiacchiare e uno stop ai giochi per bimbi (che hanno dato prova inconfutabile che Massi e Criccrì sono più pesanti di me). Tutto positivo, tutto nella norma. Ma come alcuni super eroi dei fumetti, io e TimeWalk abbiamo una doppia vita, una vita segreta vissuta parallelamente a quella ordinaria. Uno stile di vita atto al pericolo ed al rischio, una filosofia di vita che ci permette di svestire i panni dei ragazzi di famiglia, e trasformarci in due veri stuntmen. Lo abbiamo nelle vene, è inciso nel nostro DNA. Capita qualche volta che in solitaria facciamo delle scommesse contro noi stessi, pensate e portate avanti. E' capitato per caso di parlarne e metterne in atto due. La prima durante il tragitto di andata verso Follonica, in cui l'auto (alla guida TimeWalk) doveva viaggiare sempre in quinta. Senza mai cambiare marcia. Per colpa di un assurdo automobilista che rallentava troppo prima di svoltare dopo il Camping Riotorto, nonostante la marcia sia stata tenuta fino ai 30 Km/h con tanto di fumata nera, non ci siamo riusciti.
La seconda invece riguardava l'arrivare a Piombino senza mai toccare il freno, solo scalando con il cambio. Punto di maggiore difficoltà le rotonde e le svolte in città. Ma prese con la giusta calma e la velocità di crociera è stato facile. Sono comunque dovuto scendere al volo con la macchina in movimento perchè non poteva fermarsi frenando. Esperienza adrenalinica, mancava soltanto la capriola in mezzo al cerchio di fuoco.
Ovviamente è una storia inventata, non abbiamo infranto nessuna parte del codice della strada, questo un blog di storie fantestiche, ne è la prova vivente Nerina. In ogni caso Dont' try this at home!!
EDIT:
Grazie a Cindy inserisco una foto della Camuna sul ciuchino.La foto è un po' scura, fatta con l'iphone d'alta parte non si può chiedere di più..
By vomitoergorum at 2010-07-04
La seconda invece riguardava l'arrivare a Piombino senza mai toccare il freno, solo scalando con il cambio. Punto di maggiore difficoltà le rotonde e le svolte in città. Ma prese con la giusta calma e la velocità di crociera è stato facile. Sono comunque dovuto scendere al volo con la macchina in movimento perchè non poteva fermarsi frenando. Esperienza adrenalinica, mancava soltanto la capriola in mezzo al cerchio di fuoco.
Ovviamente è una storia inventata, non abbiamo infranto nessuna parte del codice della strada, questo un blog di storie fantestiche, ne è la prova vivente Nerina. In ogni caso Dont' try this at home!!
EDIT:
Grazie a Cindy inserisco una foto della Camuna sul ciuchino.La foto è un po' scura, fatta con l'iphone d'alta parte non si può chiedere di più..
By vomitoergorum at 2010-07-04
sabato 3 luglio 2010
La lapide di p2pforum.it
Non so bene cosa scrivere, non so bene che parole utilizzare, non so bene se sono in grado di mettere giù due righe nel modo giusto. Questo articolo non vuole essere una sorta di necrologio, ma dal 30 giugno 2010 (ho aspettato qualche giorno per sicurezza) sulla home page di p2pforum.it è presente un'immagine che non lascia spazio a tante interpretazioni. Spero di essere presto smentito, ma la precedente immagine in cui si annunciava una rinascita del forum a giugno è stata sostituita da questa. Non sto a spiegare cosa fosse quel forum, dico solo che per me erano una seconda casa. In sette anni circa era il mio fondo virtuale, dove bazzicavano anche altri amici del Fondo, altri amici toscani, altri amici di tutta Italia e non solo. Era il fondo senza frontiere era il forum a cui sono rimasto più legato. Indissolubilmente. E lo sarò sempre. La mia speranza maggiore consiste nel poter rivivere determinate esperienze con gli utenti che ne erano l'endoscheletro, e soprattutto che Vedova_Nera stia bene e che lo possa rileggere nel prossimo futuro, anche sotto altre vesti.
Un raingrazimento a tutti coloro (da tutto lo stivale e oltre) che hanno reso grande il forum, il p2p e ciò che era la sua filosofia: lo scambio del sapere è potere.
Un raingrazimento a tutti coloro (da tutto lo stivale e oltre) che hanno reso grande il forum, il p2p e ciò che era la sua filosofia: lo scambio del sapere è potere.
giovedì 1 luglio 2010
Marco Vichi - Perchè dollari?
Autore: Marco Vichi
Editore: TEA
Pagine: 253
Voto: 2/5
Pagina di Anobii
Trama del libro:
Quattro racconti noir in cui Marco Vichi scava nella memoria della storia più recente. L'apertura, nel romanzo breve che dà il titolo al volume, è affidata al commissario Bordelli che, nel malinconico novembre del 1957, riceve un paio di lettere anonime che attirano la sua attenzione. Su entrambe c'è scritto soltanto "Il Pavone". Una debole pista suggeritagli da un medico legale lo porterà sulle colline intorno a Firenze e dentro un oscuro intrigo che lo costringerà a trovare soluzioni per lui impensabili. Diversi i protagonisti delle altre storie: un famigerato torturatore fascista; un impiegato modello, mite e maniacale; un poliziotto e uno spacciatore. Tre vicende normalmente oscure, sempre sullo sfondo di una Firenze quasi senza tempo, sempre attraversate da uomini soli e tormentati.
Pubblicato da
Jack O. Lyroid
alle
12:27
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Ho sbagliato a fare la ricarica
Sabato mattina, sballonzolato qua e là, senza una fissa dimora, con le percezioni alterate in stile Sorvegliato Speciale ho fatto la ricarica al cellulare, ma dopo un po' mi è balenato nella mente uno strano presentimento. Il numero ricaricato non era il mio!! Tragico avvenimento in questo periodo di crisi, senza contare che le ricariche le faccio sempre da cento euro per poi non pensarci più. Siccome non voglio darmi la colpa, devo trovare un capro espiatorio. Eccolo trovato. In un mondo segnato dalla violenza e dal terrorismo, i maggiori colpevoli, anche di questa sfortunata storia, sono gli arabi. Infatti l'errore ha riguardato l'utilizzo del numero sei (6) al posto del numero (9). Sono numeri molto simili tra loro e possono trarre in inganno. Gli arabi lo sapevano e ci hanno indotto ad utilizzare la loro numerazione. Se fossimo restati ai numeri romani, il sei (VI) ed il nove (IX) sarebbero stati assai differenti.
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