Deh, ci stra voleva! Ultimo giorno a lavoro, diciamo quasi tranquillo sulla carta, e in ogni caso anestetizzato dalle imminenti ferie. Non importa se mostruose ed arroganti nuvole fanno capolino, dispettose. Non importa se le previsioni meteo, qualche volta bugiarde e false, vogliono farti credere che non sarà una bella giornata. Per me lo resta. A lavoro di spezzato, venerdì, il mio giorno preferito. E poi davvero ferie. Tre ricche settimane. Il tutto poi coincide con il mio compleanno, domani, non ancora festa nazionale è vero, ma cade di sabato ed è festa a lavoro. Poi vabbeh, non è tutto oro quel che luccica, con babbo ancora ostaggio degli ospedali, nonna a casa e bisognosa di due occhi che la tengano sotto controllo, i lavori a casa nuova che necessitano della mia sempre più costante presenza. Niente gita quindi questa estate, ma maniche rimboccate fin quasi ai gomiti. Però soddisfazioni almeno. Poi qualcosa si inventerà, del resto non c ho ancora 120 anni.
PS: per il Sepio. Se non ti interessa sapere che il venerdì è il mio giorno preferito, torna a leggere la Gazzetta invece di sostare sul blog, così magari leggi di Maicon che parte per Madrid.
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