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sabato 11 settembre 2010

Ciao ciao Logistep

Poverini. Quanto mi dispiace. Quasi quasi mi metto a piangere. I miei vecchi amici della Logistep AG sono stati messi fuorilegge in Svizzera, nazione dove avevano la propria sede. Ma chi sono questi, direte voi? Facciamo un salto indietro di qualche anno, quando questa fantomatica società rastrellava in giro per la rete (o meglio per le reti) indirizzi IP di utenti che utilizzavano software p2p. Come funzionava il giochino? Ai tempi c'ero abbastanza dentro e posso dire di avere una buona memoria, tale da poter narrare a grandi linee le porcherie che venivano fatte. In pratica avevano una versione modificata di Shareaza (client p2p multi rete), iniziavano a scaricare (o magari immettevano loro stessi) un file coperto da diritti d'autore, e raccoglievano e registravano tutti gli indirizzi IP che si collegavano alla loro macchina per effettuare il download o l'upload. Poi i loro legali spedivano una lettera al detentore dei diritti dell'opera, e gli dicevano che loro avevano una lista di nomi "interessanti". Se il detentore voleva procedere giudiziariamente contro questi nomi, loro gli avrebbero fornito tutto l'aiuto necessario.
Che infami. Forse non tutti voi, ma sicuramente tanti avranno sentito parlare del caso Peppermint che ha "sconvolto" l'Italia nel 2007 (il Garante della privacy poi diede torto all'accopiata Logistep - Peppermint), quando l'etichetta discografica spedì migliaia di lettere (non proprio quelle di Babbo Natale) a quasi tutto lo stivale. Adesso il Tribunale Federale svizzero ha dichiarato illegale il lavoro che svolge la Logistep. In Svizzera. Loro quindi rispondono che si sposteranno altrove. Un po' come i narcos, insomma. Del resto se secondo loro raccogliere dati personali (l'ip è questo) senza autorizzazione nè degli utenti nè delle autorià giudiziarie, è normale e legittimo, possono anche andare in Iran o nel Laos a lavorare e nascondersi.

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