Il problema sembra essere che la prossima estate non per tutti sarà possibile accedere alla strada che porta al Golfo. Potranno percorrerla solo alcune categorie di persone come i residenti del luogo e gli ospiti dei residence, in particolar modo quelli di Poggio all'agnello. Già, perchè si dice (ma carta canta) che tale residence avrà una spiaggia privata nel 2011. Per tutti gli altri dettagli e problematiche sollevate vi rimando al gruppo su Facebook, visto che non si tratta di un senso di disagio unico, ma di varie "novità" che fanno storcere il naso a piombinesi e non solo. Per molti comunque quella di chiudere la strada a causa dell'intenso traffico che viene a crearsi durante i mesi estivi, è solo una scusa per nascondere un'agevolazione che di fatto viene concessa ad un certo tipo di turisti.
Del resto quando Berrighi, imprenditore venturinese molto conosciuto nella zona, nel 2003 prelevò l'ex fattoria per reinventarla ad uso turistico fece bene i suoi conti. Dal sito della sua azienda possiamo leggere un articolo del Tirreno (2008) in cui si legge che:
«Il Comune di Piombino - è scritto all’articolo 6 dell’atto sottoscritto con l’allora Populonia Agricola - si impegna a individuare nell’ambito del piano particolareggiato di Baratti e Populonia, idonea soluzione per consentire la creazione di una spiaggia attrezzata del Golfo di Baratti al fine di assicurare al nuovo complesso turistico-ricettivo un servizio aggiunto sul mare».Berrighi da parte sua, fa il suo mestiere, e bene sembrerebbe. In un altro articolo del Tirreno (leggibile dal sito del Comitato per Campiglia) spiega inoltre che lui, la sua parte l'ha già fatta, poichè erano previsti nell'accordo anche opere di edilizia pubblica che sono state completate.
La convenzione firmata nel 2003 stabiliva la concessione di un tratto di spiaggia nel Golfo di Baratti, riservata ai clienti del resort. «La spiaggia veniva affidata in cambio di precisi impegni dei privati - spiega Berrighi - abbiamo fatto la nostra parte, pagando gli oneri di urbanizzazione e realizzando le opere pubbliche previste, tra cui il nuovo acquedotto, il parcheggio interno a Populonia e l’intervento nell’area di Caldanelle. Adesso aspettiamo una risposta dal Comune, ma è chiaro che un villaggio di questa portata necessita di uno sbocco sulla spiaggia».
Il problema della spiaggia privata quindi pare indirizzato verso la sua naturale conclusione: verrà concessa. Indiscutibile, visto che l'allora amministrazione comunale l'aveva prevista ed accordata. L'assessore Francardi però dice che è presto per fare commenti, poichè stanno verificando tutte le soluzioni.
Lo sbocco sul mare era previsto nella convenzione firmata nel 2003 tra il Comune e “Agricola Populonia”, gli ex proprietari della fattoria di Poggio all’Agnello. «Non è il momento di fare commenti - taglia corto Francardi - quel che posso dire è che di certo non saranno aumentate le concessioni private sulla spiaggia e non si occuperà neanche un metro in più di arenile pubblico».Riporto inoltre per intero un articolo di Daniele Quinti, uno degli amministratori del gruppo su Facebook, in cui spiega anche altri problemi relativi all' "affare" Baratti che preoccupa in questo periodo i cittadini.
Abbiamo letto con interesse i giornali di questi giorni e le parole scritte dell'assessore Francardi sulle possibili concessioni sull'arenile di Baratti ci hanno parzialmente rassicurato. Sappiamo che all'Amministrazione non piace discutere questo tema ma non si crede che la parziale o totale chiusura al traffico di Baratti non possa essere vista come un favore o un accomodamento nei confronti del resort di poggio all'agnello? Il problema del traffico è semplicemente risolvibile inserendo una rotatoria sullo svincolo di Baratti. Crediamo anche che il vero problema "traffico" sia la sicurezza dei Pedoni che percorrono il tratto di asfalto lungo l'unica via di accesso, messa in sicurezza ottenibile creando un semplice marciapiede o ciclabile. Vorremo comunque invitare l'Assessore, l'Amministrazione e tutti i Consiglieri a riflettere sul vero valore del nostro paesaggio, un valore immenso che in tutti questi anni ci ha distinto tra altre realtà, patrimonio che avevano chiaramente compreso le precedenti amministrazioni preservandolo dagli assalti di poteri economici importanti e lasciandocelo in eredità.
Del Piano particolareggiato non ci piacciono molte cose come la chiusura di buona parte della pineta, che interromperà anche la passeggiata di villini al porto e che ci ricorda il vecchio club med "la pineta è di tutti" il C.V. non ha bisogno di tutta quella parte di pineta. Non ci piace la trasformazione del Podere Casone in un albergo vorremmo si capisse che è parte integrante del paesaggio con i prati che finiscono al mare ecc. se lo recintiamo lo illuminiamo devastiamo il cuore di Baratti poi come scrive sulla sua pagina web www.comitatopercampiglia.it siamo sicuri che un imprenditore possa reggere il mercato con le limitazioni e vincoli messi dal piano? una volta dentro non si fermerà di certo... mi ricordo le prime concessioni sulla spiaggia... l'importante è entrare poi... Non ci piacciono molte altre cose come la semplicità con cui in questo caso si concedono cambi di destinazione d'uso... semplicità che non avviene certo con il resto dei residenti e concittadini.
Giù le mani da Baratti.
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