Ancora una giornata intensa, iniziata con una noiosa e fuckin' pioggia in pieno stile londinese. Le tappe si susseguono a marce forzate e ci dirigiamo a visitare il parco piu' grande di tutta Londra: Hampstead Heath (semplicemente The Heath per noi londoner). Immersi nel verde, nella natura e nella mota ammiriamo il paesaggio autunnale molto variopinto. Arriviamo fino al punto piu' alto per poter gustare il panorama della citta' che si presenta sotto i nostri occhi. Il tempo pur non essendo dei migliori ci permette una buona vista del tutto. Per pranzo abbiamo appuntamento con Leonardo, il nostro contatto per la festa di ieri sera. E' bello essere in un'immensa citta' straniera e trovare sempre persone della tua nazionalita' e della tua lingua. Scegliamo di fare il tipico "sunday roast" in un pub: The Old White Bear.
E qui sorpresa troviamo a servire un nostro concittadino piombinese che ci consiglia nei piatti da scegliere. Il cibo e' decisamente di buon livello, il pranzo finora migliore fatto in questa grande citta'. Le porzioni non sono per niente risicate, anzi direi molto abbondanti. Insalata di anatra come antipasto ed un portentoso roast beef con patate e carote per piatto principale. Ci alziamo dal tavolo e siamo pronti per rotolare. E' l'ora del giro a Soho dove i colori, le luci ed i suoini si fondono tra loro. Ci congiungiamo con altri ragazzi dello stivale sempre conosciuti (gettons gia' aveva avuto il piacere) alla festa di ieri. Caffeino in locale un po' baba, dal gusto niente di che ed ancora in movimento. Lasciamo la compagnia per avere questa volta un randezvous con Isiah, Elisa ed altre due amiche. Qui dove vai vai, trovi sempre italiani. L'avevo detto che era come essere a casa.
Che nostalgia...
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