mercoledì 1 dicembre 2010

Stephen Gunn - Fuga da El Diablo

More about Fuga da El Diablo

Autore: Stephen Gunn (Stefano Di Marino)
Editore: TEA
Pagine: 279
Voto: 2/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

San Cristobal de las Cruces è una piccola isola a nord di Cuba. Gli indios la consideravano un luogo tabù e gli spagnoli vi costruirono una fortezza. Ma presto l'abbandonarono: troppo difficile rifornirla e l'aria era malsana. Poi, il regime di Fidel Castro istituì un carcere femminile. Il caldo, le malattie e gli effluvi delle paludi fecero presto dimenticare a tutti il vero nome dell'isola. Adesso carcerieri e recluse la chiamano semplicemente EI Diablo. Ed è proprio in quell'inferno in terra che finisce Chance Renard, alla fine di una serrata indagine sui legami tra la CIA e il narcotraffico: una lunga pista segnata da tradimenti e rivelazioni, arrossata da tanto sangue e resa ancora più pericolosa dall'ombra del Voodoo.


Commento personale e recensione:

Non esaltante come le prime avventure. Il voto basso ci sta soprattutto se si pensa al finale: velocissimo, quasi tirato via. Con il cattivo, di cui forse l'autore si era scordato, inserito alla bella e meglio, tanto per rispettare una trama un po' scontata. Chance sempre più ben costruito, con una buona personalità ed una caratterizzazione più profonda. Ritroviamo Sylviette, che svolge il ruolo di mini protagonista in una sorta di racconto parallelo che poi si intreccerà con il filone del romanzo. Il titolo scelto è fuorviante: di El Diablo si parla marginalmente e senza che sia un punto focale del racconto. Interessante comunque l'abiementazione, tra Miami e la Jamaica, con tanto di narcotrafficanti, coca, posse e guerre di bande per il controllo del mercato. Da non buttare anche i riferimenti alla superstizione, al voodoo ed alle varie religioni della zona. Superficiale il concetto di fiducia che i protagonisti hanno nei confronti di altri personaggi. Il lettore sa già chi è il "colpevole", ma non per questo deve saperlo già Chance, fidandosi di Peter, per lui un perfetto sconosciuto. Un libro con più bassi che alti, scritto comunque con maestria.

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