Voglio evidenziare fin da subito il "pollice verso" nei confronti di questo film. Trama sì accattivante, ma decisamente inversomile nella sua fantasia. Macchinoso ed irreale. Ammesso che la storia potesse avere un senso, resta da capire come (attenti allo spoiler, ma non posso farne a meno) un computer onnipotente decida di tessere una trama assai lenta ed improbabile per il controllo del mondo, salvo poi pentirsi all'ultimo secondo. Sulla falsa riga di alcuni cult movie spionistici di serie A, ecco che Echelon Conspiracy inizia in maniera interessante per poi scemare nel ridicolo ed avere qua e là scopiazzature, dal solito Io, robot in cui la mente cibernetica prende il controllo ed agisce di sua spontanea volontà. Tutto già visto, in salse migliori. Il personaggio principale, interpretato da un Matt Damon dei poveri (Shane West) nei panni di un tecnico informatico, sembra che venga baciato (a dir poco) dalla dea fortuna. Si ritrova infatti misteriosamente con uno smartphone di ultima generazione con un'app senza eguali: gli arrivano sms anonimi assai interessanti e danarosi. Peccato che il tutto abbia un risvolto della medaglia poco piacevole. Un punto esclamativo su quanto ai giorni d'oggi siamo controllati e su quanto Echelon può venire a sapere. Peccato che alcune scene rasentino il ridicolo: il tecnico viene "sgamato" a Mosca catturato da una telecamera all'aeroporto che ne riconosce il volto. Eh già, era troppo difficile rintracciarlo a Praga prima del volo o tramite il telefono cellulare o altre cose. Dulcis in fundo un finale da unione sovietica dei grandi tempi... Bella l'idea dell'hacker moscovita, che fa part time il tassista a Praga e poi si scopre essere un militare russo. Geniale, come le manciate di luoghi comuni e clichè presenti in tutta la pellicola. Da vedere solo per qualche sparatoria.
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