Non proprio un film appena uscito nelle sale, ma anche abbastanza recente da poter apprezzare gli effetti speciali che contraddistinguono tutta la pellicola. Un cast ricco (tra gli altri Bruce Willis, Mickey Rourke, Clive Owen, Rosario Dawson,. Jessica Alba, Benicio Del Toro) che ben si inserisce nell'ambientazione noir per eccellenza. Un ottimo lavoro dei registi Rodriguez e Miller in cui possiamo vedere la mano e le pennellate di Quentin Tarantino. Fin da principio riusciamo ad entrare alla perfezione in contatto con il mondo di (Ba)Sin City, la città del peccato. Il film è costituito da tre storie principali, un prologo - introduzione ed un epilogo. In parte le storie, pur non intrecciandosi ed essendo slegate tra loro, presentano dei richiami alle altre. "Quel bastardo giallo" è il primo racconto ed essendo suddiviso in due parti, rappresenta anche la storia conclusiva del film. "Un duro addio" ed "Un'abbuffata di morte" seguono e trascinano l'ambientazione cupa e sanguinaria in un pieno stile fumetto.
Difficile non restare colpiti, non sentire il puzzo di marciume, non essere abbagliati dai colori tetri della città del peccato. Il tutto è stereotipato la massimo, dagli atteggiamenti dei protagonisti, alle loro battute, al loro modo di vestirsi. Il tutto è volutamente e non velatamente esagerato. Miller, autore del fumetto da cui prendono spunto el storie, e regista, sa sapientemente lavorare di fantasia, senza scadere nel ridicolo. Ogni figura è estremizzata e gli attori sono veri e propri personaggi, con limiti e non limiti, imposti e creati ad hoc. Lo stile forzato del bianco e nero, con sfumature accecanti è una trovata ingegnosa, così come lo sporadico utilizzo di colori, accesissimi in determinate occasioni. Ogni più piccolo particolare è curato fino all'esaperazione: i cerotti sul volto e sul corpo di Rourke sono un tocco da maestro. Gli occhiali del cannibale Kevin, l'utilizzo delle sigarette, gli sguardi delle ragazze. Tutto insomma è un'apoteosi di ed un baccanale di magie cinematografiche. Un film da vedere, che non può annoiare.
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