Autore: Jonathon Keats
Editore: Giuntina
Pagine: 227
Voto: 2/5
Pagina di Anobii
Trama del libro:
Un bugiardo, un imbroglione, un ladro e una sgualdrina. Da loro non ti aspetteresti certo la virtù. Eppure sono alcuni dei trentasei Giusti nascosti (a sé e agli altri) che secondo una suggestiva leggenda ebraica permettono al nostro basso mondo di continuare a esistere. Con vivida immaginazione e grande sagacia Jonathon Keats rielabora questa leggenda in dodici sorprendenti racconti creando personaggi tanto improbabili quanto indimenticabili.
Commento personale e recensione:
Non basta la scorrevolezza unita alla semplicità per rendere bello il libro. Sebbene sia interessante, sembra inconcludente (perchè narrare solo dodici storie quando sono trentasei?) e privo di un senso apparente. Un viaggio religioso, ma non troppo mistico, all'interno di concetti ebraici. Sembra un raccolta di parabole, non sembre con sfondo morale o con insegnamenti da poter apprendere. Storie sì ben scritte, ma poi il tutto si ferma qui. Alcuni termini inseriti, non so se per colpa / merito del traduttore o dello stesso Keats, sono decisamente fuori contesto, troppo moderni, quasi come ascoltare una canzone di Max Pezzali. La parte poetica non è quindi il suo forte, nonostante il famoso omonimo. Per chi non ha interessi puramente religiosi, si tratta di storie godibili, ma niente altro.
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