sabato 14 maggio 2011

Metropolis (1927)


Regia: Fritz Lang
Anno: 1927
Titolo originale: Metropolis
Voto: 8/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Non sono un fanatico dei vecchi film, ma posso dire di averne visti alcuni grazie anche al lavoro perpetrato con Cultura Libera P2P e Metropolis resta uno di quei capolavori senza tempo a cui sono legato maggiormente. Da amante della fantascienza e della distopia, non posso fare a meno di inserirlo tra i miei favoriti, non tanto per il film in sè, quanto per cosa rappresenta e per gli innumerevoli spunti che ha dato a pellicole successive. Mi ha talmente colpito, che sono stato un amante inconsapevole di quasi tutto ciò che ha tratto ispirazione da Lang. Oltre alla locandina in formato originale, ho preso quindi il bluray con la versione completa di Metropolis. Infatti fino a poco tempo fa potevamo goderci soltanto la pellicola censurata, con profondi tagli nella parte centrale e finale. Grazie al ritrovamento delle parti mancanti a Buenos Aires, adesso le quasi due ore e mezzo di fantascienza anni venti, sono a nostra disposizione.
Come spiegato anche negli extra, la produzione del film è stata mastodontica e costosissima con tutti impegnati per oltre un anno e mezzo 36 mila comparse, più di mille persone calve e ben 50 milioni di marchi spesi. Fu anche uno dei più grandi flop della storia, in quanto nel 1927 ne incassò soltanto 75 mila. Non so cosa pensassero all'epoca riguardo al cinema, o come fossero abituati, di certo però anche con gli occhi del 2011 possiamo capire i grandi effetti speciali ed innovativi che sono alle fondamenta di Metropolis. Per essere un film muto ed in bianco e nero, è difficile trovarsi di fronte ad esplosioni, particolari effetti visivi, mutamenti repentini del cambio immagine. Abbiamo davvero una fotografia superba ed una concezione visionaria che poi verrà ripresa decenni dopo soprattutto da un altro grande capolavoro del cinema fantascientifico: Blade Runner. Metropolis infatti altro non è che che una copia un po' obsoleta di quanto possiamo vedere nel film di Ridley Scott. E non ci fermiamo qui. Il carattere distopico con la divisione classista tra benestanti ed operai, non sarò tanto quella annunciata in Brazil quanto quella trovabile  in Tempi Moderni. La trama è semplice, e anche un po' noiosa, un bel malloppo appunto, diviso in tre parti: prologo, intermezzo e furioso, come se fosse un'opera lirica. La mimica facciale, i movimenti ed i ritmi sono tipici dei film muti, ma ogni espressione coinvolge lo spettatore come non mai, narrando la trama con il figlio del dittatore imprenditore che si innamora di Maria, una sorta di profeta. Accortosi della pietosa esistenza dei proletari, che mandano avanti la città alimentando le macchine al costo della propria vita, decide di seguire i dettami di pace ed amore insegnati da Maria. Purtroppo questa però viene rapita e sostituita con un robot (simile a C-3PO) che poi ne prenderà le sembianze. Il dittatore padrone quindi ha la malsana idea di comandare quella sorta di androide ed farle creare dei disordini e delle sommosse tra gli operai, i quali si ribellano e mettono tutto a ferro e fuoco. Il finale è l'unica nota negativa del film: troppo buoinista, in cui quasi forzatamente si vuol far passare il messaggio del mediatore (il cuore) tra il cervello e le mani. Come spiegato successivamente, questo finale non andò a genio neanche a Lang (fu scritto dalla moglie). Per quanto mi riguarda non posso che dargli un voto altissimo.
Ah, chi di voi non ha mai visto il video di Radio ga ga dei Queen? Le imagini sono tratte da questo film:


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