lunedì 2 maggio 2011

Quei bravi ragazzi (1990)


Regia: Martin Scorsese
Anno: 1990
Titolo originale: Goodfellas
Voto: 7/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Se consideriamo i grandi capolavori cinematografici made in America che trattano la mafia, questo non è sicuramente tra i miei preferiti. Forse è addirittura all'ultimo posto visto il pathos che gli altri regalano con maggiore disinvoltura. Qui sarà perchè si tratta di un film basato su di una storia vera, più di quanto lo siano gli altri (?) oppure per lo sprezzo che trasuda per la vita media, quella comune, quella dell'uomo normale, che lavora, fatica, paga le tasse e non sempre ottiene ciò che vuole. Infatti il titolo originale dell'opera da cui è basato è "Il delitto paga bene" come a sottolineare che il delinquente in un modo o nell'altro può sempre godersela. Dietro la regia di Martin Scorsese abbiamo un cast per lo più italo americano con nomi blasonati ed ottime interpretazioni: De Niro, Joe Pesci, Ray Liotta! Proprio niente male direi. Soprattutto se pensiamo anche all'esperienza che determinati attori hanno nel padroneggiare volti e costumi di personaggi mafiosi. La storia ricalca la vita di un pentito, seguendo le sue orme fin dalla prima adolescenza. Un mix di crudeltà, paranoia, pazzia, valori legati alla famiglia, al rispetto, alle amicizie, che è tipico di questo genere, ma che non risalta quanto il fatto che appunto la crudeltà in un certo senso paga. Del resto questa è la vita che molti si sono scelti, soprattutto Henry Hill, il protagonista interpretato da Liotta. Personaggio oltre che discutibile anche debole per certi versi, sia dal punto di vista dei legami che da quello psicologico : non è in grado di gestire le proprie emozioni e rimane schiavo del vizio cocainomane che poi sarà la causa della sua precipitosa discesa verso la normalità. Lui che fa parte di "quei bravi ragazzi" resterà tristemente rinchiuso nella vera mediocrità del crimine, con una faccia da schiaffi che lo identifica assieme ai compagni di scorribande. Compagni che giocano a fare i bestialotti trainati anche da una cattiveria demente (Tommy: Joe Pesci) che poi risulterà sempre la famosa zappa sui piedi. Il punto di forza, forse sta proprio nel realismo sconcertante che ci viene riversato: un film sulla realtà mafiosa. Un declino annunciato sì, ma senza pentimento.

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