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Il nostro giocatore simbolo |
Ho raccolto le mie ultime forze per poter scrivere questo articolo. Una volta terminato stramezzerò al suolo. Esanime. Senza conteggio.Non posso però esimermi dal narrare quanto avvenuto oggi pomeriggio, ad un orario sconsigliato dalla protezione civile, al Magonello. Quello che doveva essere il saluto per il ritorno al calcio di Turimbuktù, il talento di Salivoli Vecchia, si è trasformato in una partita scapoli contro ammogliati. La mia presenza, dopo anni di inattività ed una fuga da ogni tipo di sport o fatica, è stata la ciliegina sulla torta. Fortunatamente alcuni fondisti come New Mirko, il Delza ed Elvin hanno cercato di pareggiare i conti con la scarsità di agonismo e di marcia da parte di noialtri. Tutto sommato, se non consideriamo l'affanno ed i conati di vomito che mi scuotevano direi che ho fatto la mia porca figura. I movimenti e soprattutto le idee non sono venuti a mancare. Se prima mi basavo sulla velocità, adesso devo migliorare qualche giocata da fermo. Certo, la strada per eguagliare Messi è ancora lunga, ma ho l'altezza della mia parte.Turimbo, nella squadra avversaria, a mio avviso ha dato segni di ripresa, rischiando anche di segnare. Peccato il suo infortunio all'ultimo secondo, ma quello se lo è meritato per la sua pura cattiveria: si è disintegrato la caviglia per non farmi fare gol.
Un'ultima nota positiva è che la prossima settimana sono di secondo, quindi mi spiace raga... Io non posso giocare.
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