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giovedì 28 luglio 2011

Dark Tranquillity - Projector


Artista: Dark Tranquillity
Anno: 1999
Tipo album: studio
Numero tracce: 10
Pagina di MusicBrainz

Il (melodic) death metal ho iniziato ad ascoltarlo con loro e proprio con questo album. Per certi versi è un po' come dire che il Black Album mi ha iniziato al trash o che These Days di Bon Jovi mi ha introdotto all'hard rock. Projector è in effetti un album atipico, sperimentali. Ma gasa. E piace. Forse non a tutti i vecchi fan, forse non a tutti gli amanti del genere. Ma per le mie orecchie è qualcosa di pomposamente ideale. Il metal scandinavo lo ho sempre trovato interessante, ma niente di cui innamorarsi. Forse troppo povero come contenuti musicali e stilistici. Mancava quell'improvvisazione e quella verve che possiamo notare in altri generi. Sicuramente più accessibile nei confronti del black o del death puro, generi da cui son quasi sempre stato alla larga. In Projector abbiamo un alternarsi decisamente piacevole tra voce pulita e growl. Non una cosa semplice e da tutti i giorni, ma il cantante (Mikael Stanne) riesce a rendere questi cambi repentini di timbro di una bellezza unica. Abbiamo sonorità per lo più melodiche con testi forti, da atmosfere cupe ed introspettive., ma possiamo vedere anche qui il gioco del parallelismo con scene più rabbiose e graffianti. Resta evidente che non siamo di fronte al capolavoro, forse i limiti sono proprio quelli stessi del genere, ma il passo avanti evolutivo è più che certo. Poi soggettivamente parlando non ho mai amato chi mi urla incattivito dentro le orecchie. Qui ci provano, per poi fermarsi e ripartire con melodie accattivanti. Due chitarre e le testiere riescono a spararti note tristi e malinconiche per tutte le dieci tracce, quasi sempre introdotte da un calmo incipit di pianoforte o comunque arpeggi da brividi. Tra ballad, voci femminili e cori sembra di assistere veramente ad una rivoluzione musicale.

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