Artista: Megadeth
Anno: 1992
Anno: 1992
Tipo album: studio
Tracce: 11
Pagina di MusicBrainz
Questo è l'album che mi ha fatto conoscere ed apprezzare i Megadeth. Il primo ascolto è sempre il più importante, perchè anche se i gusti cambiano, è quello che dà l'imprinting. E' forse anche quello che mi ha introdotto maggiormente al trash metal, ovvero che mi ha orientato su Slayer ed i già conosciuti ed abbondantemente apprezzati (prima del caso Napster ovviamente) Metallica. Qui del resto abbiamo dei capolavori musicali (Symphony of destruction ad esempio) che non devono essere limitati ad un tipo di genere chiuso, ma abbracciano qualcosa di più ampio respiro. Con questo album infatti si ritagliano un bel posticino nell'Olimpo metallaro, perchè riescono a convalidare il successo precedentemente ottenuto. E' un album sicuramente immediato, prorompente, esplosivo, in cui voci e strumenti giocano a rincorrersi. Non abbiamo virtuosismi, assoli o parti violentemente cantate, ma una sinfonia fusa e fluida di metallo. Sporco sì, ma senza imperfezioni. Per certi versi alcuni possono dire che ricorda The Black Album dei nemici e rivali Metallica, ma dal punto di vista musicale è quasi sorprendentemente superiore ed il taglio con il passato, pur essendo ben marcato è meno netto. Le atmosfere sono ombrose e manca quasi il respiro, non ci sono sfuriate improvvise.La mia preferita resta la title track che sembra decisamente ben studiata.
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