Artista: Steppewolf
Anno: 1968
Tipo album: studio
Tracce: 11
Pagina di MusicBrainz
Spesso quando mi piace una canzone, un gruppo musicale o un genere mi interesso anche alla sua storia e, perchè no, all'esegesi delle fonti... Se parliamo di heavy metal quindi non possiamo fare a meno di avere nella nostra audioteca anche album che non riguardano da vicino il genere, ma che lo hanno in un certo senso ispirato. Non parlo però in generale dei soli Led Zeppelin, Black Sabbath, Who, Pink Floyd e via discorrendo, Voglio prenderla un po' più alla larga ed arrivare fino agli Steppenwolf, gruppo musicali americano che riprende il proprio nome dal libro "Il lupo della steppa" di Herman Hesse. Questi, con il loro omonimo album d'esordio del 1968, iniziarono a dare il là, non tanto per certe sonorità che introducevano l hard rock ed il metal, ma proprio per l'utilizzo del termine "heavy metal". Dobbiamo infatti questa espressione proprio ad un verso della conosciutissima Born to be wild
I like smoke and lightning
Heavy metal thunder
Racin' with the wind
And the feelin' that I'm under
Un album del genere racchiude le idee innate di ogni generazione. Impossibile che qualcuno non conosca Herman Hesse, l'heavy metal o il film Easy Rider, della cui colonna sonora fa parte appunto il cavallo di battaglia del disco. Un classico per ogni viaggio in auto, che ci accompagnerà attraverso strade libere e deserte, in cerca del selvaggio e della libertà. Peccato che non tutti riescano ad associare agli Steppenwolf quella dannata canzone che chiunque conosce. Dalla voce rude, alle chitarre con un suono sconvolgente, alle tastiere da saloon, abbiamo un album che merita sicuramente di essere ascoltato e non ricordato per una singola traccia. Qualcosa di inaspettatamente bello ed ignorante, forse sui generis per quegli anni, ed attuale ancora oggi.
Nessun commento:
Posta un commento