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giovedì 15 dicembre 2011

Iain M. Banks - La guerra di Zakalwe


Autore: Iain M. Banks
Editore: Editrice Nord
Pagine: 390
Voto: 4/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

Cheradenine Zakalwe è uno dei migliori agenti della Cultura, l'immensa, multiforme e avanzatissima civiltà interstellare formata da tutte le possibili varianti di umanità. Zakalwe è protagonista di mille imprese e cambia il destino di interi pianeti per asservirli alla Cultura, attraverso le armi sottili dell'intrigo o quelle spietate dell'intervento militare. Ma ora le Menti della Cultura temono lo scoppio di un grave conflitto su un pianeta straniero e Zakalwe deve intervenire ma solo una donna, Diziet Sma, può scovarlo e destinarlo alla sua missione. Tuttavia, i suoi mandanti neppure sospettano che l'impresa è di ben altre proporzioni, perché infatti ignorano i terribili segreti che si celano nella mente e nel passato dell'uomo conosciuto come Zakalwe!
Nel travolgente universo della Cultura, l'avventura spaziale ritrova il suo massimo splendore, scoprendo soluzioni originalissime, profonde e imprevedibili. 

Commento personale e recensione:
Terzo romanzo sulla Cultura e terzo successo. Banks riesce, non solo stuzzicare l'interesse con una trama avvincente, ma anche con una forma del tutto inusuale. I capitoli sono alternati tra loro ed alcuni hanno una progressione cronologica, altri invece seguono la storia a ritroso. Se poi consideriamo i numerosi flashback, i ricordi, i sogni, i deliri e tutto il resto abbiamo una specie di raccolta di racconti che vedono come sfondo questa curiosa società che prende il nome di Cultura. Il punto di vista con cui viene descritta è se vogliamo ancora diverso rispetto ai due romanzi precedenti: se nel primo era vista come una forza esterna con molti aspetti negativi, nel secondo come il pensiero dominante composto da vari aspetti positivi, qui come non mai può sembrare solo una cornice. Ma di quelle non ben definite: i controsensi sono all'ordine di ogni pagina, ed è interessante vedere come la Cultura riesce a destreggiarsi, essendo da una parte paladina delle libertà, ma dall'altra imponendo questo fatto. Con ogni mezzo, con ogni arma, con ogni guerra. La Cultura vorrebbe rappresentare l'utopia della società perfetta, ma dentro di sé è la prima a sapere che così non può essere. E' al tempo stesso male e bene. Lo scrittore con estrema audacia riesce a descrivere situazioni aliene che sono simili a quelle riconducibili alle nostre nazione, alla nostra storia. Lo fa con occhio critico come ad esempio nei confronti della pena di morte, paragonando a ciò che nella perfezione della Cultura avviene. Tutto questo moralmente ed a parole può sembrare giusto, salvo poi veder il Contatto non farsi scrupoli nell'organizzare vastissime guerre o eliminare personaggi scomodi. Oltre però a questo sottofondo "culturale" c'è l'agghiacciante storia di Zakalwe, guerriero e soldato del futuro che porta dentro di sé peccati e colpe indicibili. Una trama avventurosa ed originale, che sembra quasi scontata in certi punto salvo poi giungere con colpi di scena ormai inaspettati.

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