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lunedì 26 dicembre 2011
Il bello dei torrent grazie a Bit Che
Nella perpetua lotta tra il bene e il male eMule e torrent, come un vero fanboy che si rispetti sono sempre stato dalla parte del ciuchino. E sia chiaro, lo sono anche oggi, sia da un punto di vista filosofico del file sharing sia per le comodità e le operazioni fattibili che ti permettono di vivere alla grande. E c'è chi ancora pensa alla salute, le donne ed il denaro. Per vivere bene basta settare bene il proprio programma p2p preferito. O comunque aiuta. Recentemente però ho iniziato ad utilizzare in maniera sempre più massiccia la potenza e la velocità dei torrenti. Il p2p predefinito adesso è uTorrent a discapito del pesante FrostWire (ancora comodo per altri tipi di operazioni relative alla longevità dello sharing). Una delle cose che mi ha da sempre sdubbiato nell'utilizzo dei torrent è la mancanza di un motore centrale per la ricerca dei files. Non che con eMule ne faccia uso, anzi, ma attraverso lo scambio fonti, l'accesso a Kad ed eventualmente a ed2k, un file è teoricamente disponibile per tutti. Con il DHT torrentiano non è proprio la stessa cosa. Però vabbeh, pace dai, ogni tanto bisogna adeguarsi. Intento attraverso il software Bit Che abbiamo un potente sistema per cercare ogni tipo di file su diversi tracker o torrent finder. Interagisce e si integra perfettamente con il software p2p utilizzato (provato sia con FrostWire che con uTorrent). Farlo funzionare è semplice: basta inserire le parole chiave nell'apposito spazio e via. Nelle colonne visualizzeremo il nome, la dimensione, i seeders, i leechers, la ratio e soprattutto al sorgente da cui andremo a scaricare. Cliccando sul file scelto potremo scegliere quindi se scaricare direttamente il torrent (e far partire il download su uTorrent) oppure se aprire la pagina del tracker su cui è ospitato. In certe occasioni è inevitabile questa operazione.
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