Come tutti sanno le nuove versioni di Ubuntu escono ad aprile e ad ottobre (per questo sono .04 e .10), di conseguenza la
Oneiric Ocelot esiste
già da diverse settimane. Avendo avuto modo di fare l'upgrade soltanto
ieri, ecco un ricco articolo sulle evidenti novità che si presentano in
questa nuova versione. In fase di installazione o da Grub (per i meno
attenti) possiamo vedere che viene utilizzato il nuovo kernel 3.0 che a
noi sinceramente ci tocca poco o niente. Sempre in ordine di
accorgimenti vediamo che l'interfaccia per il login è cambiata:
LightDM
è sicuramente più accattivante ed allo stesso tempo genuina dandoci
subito la scelta tra i vari utenti. Per me che ho un notebook vecchiotto
(IBM ThinkPad X31) sembra anche più leggera ed immediata. Passiamo
quindi subito alla gradita sorpresa:
Unity e
Dash sembrano
più sobri e meglio integrati anche per chi non dispone di
caratteristiche grafiche da 3D. In passato avevo disattivato il menù a
scomparsa, ma adesso può ritornare utile. Il famoso
Alt + Tab per
passare da un ambiente di lavoro all'altro lo ho scoperto solo ora
leggendo qualche guida, non so da quanto tempo esista, di sicuro per un
portatile è comodo così come è bestiale il
workspace switcher il
gestore dei piani di lavoro. Anche qui il passaggio dall'uno all'altro è
veloce ed indolore con la possibilità di mantenere sullo sfondo i tre
momentaneamente non utilizzati.
Finalmente poi al posto di
Evolution (mai utilizzato prima) abbiamo di default
ThunderBird per gestire la posta. Sinceramente è da tempi immemori che mi trovo alla perfezione con il prodotto di Mozilla tanto da utilizzarlo anche in ambiente Windows, sebbene preferisca l'accesso web. Da forte sostenitore del cloud noto con piacere novità riguardanti anche
Ubuntu One con 5GB di spazio online gratuito con cartelle sincronizzate e compatibile con applicazioni per Android (anche per la musica). Ultima chicca (ce en sono altre sicuramente, ma parlo di quelle ultra visibili) è l'aggiornamento di
Ubuntu Software Center che prende sempre più le somiglianze di un vero e proprio market social, con voti, commenti ed un parco quasi illimitato di materiale da installare.
Per il resto basta nazzicarci ancora un po'.
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