Regia: Marc Forster
Anno: 2006
Titolo originale: Stranger than fiction
Voto: 5/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies
Se invece di un film fosse stato un libro avrei pensato a qualcosa di Italo Calvino (anche citato in una scena) o magari a Paul Auster mentre invece si tratta di una particolare commedia cinematografica che segue una direzione ai limite del fantastico o dello stravagante. Non sono molto per questo genere, a meno che non sia strutturato in modo tale da solleticare la curiosità. Qui invece la storia prosegue lineare, cristallina, senza che si abbiano risposte, a domande neanche mai accennate. La leggerezza con cui la trama prende forma non è però qualcosa di completamente negativo, anzi la pseudo tragedia è simpatica e si segue bene. I protagonisti non necessitano di particolari doti recitative ed il personaggio secondario di Dustin Hoffman serve a dare quel poco di spessore in più. Un dramma sventato che rende la commedia per niente pesante, ma sicuramente non memorabile. Può sembrare magari un esercizio narrativo da tenere a mente, ma non da acclamare. Manca un vero colpo di scena che lo faccia apparire almeno leggermente più frizzante, ma tutto sommato abbiamo un bello spunto su cui discutere. Il protagonista del film è anche il protagonista del libro di una scrittrice in crisi e sente la voce narrante descrivere le proprie azioni. Questo è il succo e questo è il punto. Niente di più. E' l'esempio di come avere una bella idea, per gran parte originale, ma lasciarla acerba e senza un proseguo curioso. Bravi, hanno fatto il compitino, ma niente di più. 5 politico.
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