Autore: Iain M. Banks
Editore: Editrice Nord
Titolo originale: Excession
Pagine: 476
Voto: 2/5
Pagina di Anobii
Trama del libro:
Più di due millenni or sono, uno strano oggetto apparve in un remoto
angolo dello spazio, nei pressi di un sole morente. Una sfera perfetta,
nera,assolutamente inerte, forse proveniente da un'altra dimensione o un
altro universo. Poi all'improvviso svanì. E adesso è riapparsa.
Silenziosa,immobile, resiste a qualsiasi tentativo di stabilire un
contatto e rimane inattesa. Le astronavi della Cultura, una civiltà
futura smisurata,invulnerabile, tecnologicamente avanzatissima, non
possono fare altrettanto.Il mistero va chiarito e compreso prima che
cada in mani assai meno tolleranti e inneschi una crisi politica e
militare che può minacciare tutto quello chela Cultura è riuscita a
costruire...
Commento personale e recensione:
Per quanto mi riguarda questo romanzo è quello che preferisco meno del Ciclo della Cultura. E' immensamente pesante e poco chiaro, soprattutto nelle fasi iniziali. Di interessante c'è la prospettiva sempre diversa con cui l'autore pone il lettore di fronte alla Cultura: questa volta se ne evidenziano i limiti e la piccolezze rispetto agli Anziani o alla sublimazione. La società utopica che è stata creata è sì potenzialmente e civilmente avanzata, ma è anche "selvaggia" agli occhi di chi avanzato lo è realmente. Un capovolgimento della centralità della Cultura che vede impegnate soprattutto le proprie Menti. Resto sempre molto scettico inoltre sulle descrizioni di popolazioni aliene e nuove razze, ormai un dato di fatto in questo multiverso creato da Banks, ma gli Oltraggosi, sono veramente qualcosa di inaudibile che rendono meno credibile la fantascienza futura. Certe volte si fatica a capire se alcuni personaggi vengano inseriti all'interno della trama per dare risalto alla storia o ad alcune parti di essa, oppure se l'autore intendeva soffermarsi ulteriormente sulla loro caratterizzazione. Come struttura possiamo notare un certa somiglianza con 2001 Odissea nello spazio ed il ritrovamento del monolito nero, almeno a livello di curiosità e di ignoto. Le pagine ad ogni modo procedono velocemente verso la fine, con la giusta incalzante ironia e magnifiche descrizioni di ambienti e personaggi: mette talmente tanta carne al fuoco, che è difficile seguire tutto con un giusto metro, se non si sono già lette le avventure passate. Ad ogni modo il voto basso è solo una punizione visto che poteva stare più attento nei confronti dei suoi lettori e stillare le nozioni in modo meno traumatico.
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