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Foto di Dottorini.com |
Raramente aderisco agli scioperi di carattere politico, soprattutto se
sono su base nazionale, in quanto non credo nella loro efficacia o
semplicemente la maggior parte delle volte mi trovano in disaccordo le motivazioni.
Discorso a parte relativamente a quelli che abbracciano cause
specifiche riguardanti il territorio o il mio posto di lavoro. Oggi però
ho deciso di partecipare alle due ore di sciopero a fine turno indette
dalla CGIL (a cui non sono iscritto). Non tanto per la contrarietà alla
modifica dell'articolo 18 in sé: ritengo che non abbia poi chissà quale
importanza strategica nel mondo del lavoro italiano, che ha comunque
bisogno di una rispolverata. Sono del parere però che neanche
modificandolo, soprattutto di questi tempi, si risolvano i nostri
problemi economici, si dia una spinta all'occupazione e si rendano più
tranquille le nostre classi operaie. Pensiamo inoltre che una manciata
di anni fa siamo andati a votare ad un referendum che ha visto vincere
quella maggioranza che non voleva modifiche (io non ero e non sono tra
questi) e che quindi il tema è ancora fresco e sentito. Ma quindi?
Perché aderire allora? Perché, per dirla alla francese, mi hanno
sghiandellato le palle. Conscio dell'inutilità di questa azione ho
deciso di essere solidale e partecipare. Non è giusto che le scelte
democratiche di un popolo, giuste o sbagliate che siano, vengano
candidamente cancellate da un governo per di più non eletto che si
affida ad una classe politica bieca e corrotta per portare avanti le
proprie idee. La dittatura impostaci dalle banche fa affidamento sui
burattini alle Camere, che appoggiano indistintamente ogni tipo di
scelta, che un governo politico non avrebbe mai potuto fare. Non esiste opposizione. Di nessun tipo. Pur di non
perdere il proprio status (illegittimo) infagottato di agevolazioni e
puttanate di ogni tipo il
Commissario Winchester di turno è pronto a
vendere anche propria sorella. E chi lo prende nel cacapranzi siamo noi.
L'ipocrisia della classe dominante (neanche fossimo nel medioevo) sta
tutta nel massacrare i lavoratori, rendendoli schiavi delle tasse e dei debiti con
un'oppressione senza pari. Ed importa un cazzo se spariscono trenta
milioni dalle casse di un partito (quanti ne girano quindi?) o se ci
scippano le pensioni dopo non aver fatto una sega in Parlamento. Poi ci
pigliano pure per il culo dicendo che il lavoro fisso è monotono,
dimenticando che senza di esso l'uomo comune non può neanche accedere ad
un mutuo per il tetto sotto cui dormire. Bastardo di un Monti, te lo sai però, zerbino delle banche
che ci hanno messo in ginocchio e dell'Europa arrogante che pretende di
avere senza dare. Retorica estremista a parte, ecco che mi hanno fatto
arrendere, saltare il fosso, stare dalla parte di coloro con cui non
condivido colori ed idee politiche: rivoglio il mio articolo 18 e cazzo,
se voglio cambiarlo lo faccio da me, votando.
GRANDE!!!!!
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