Regia: Paul Verhoeven
Anno: 1987
Titolo originale: RoboCop
Voto: 7/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies
In tutta sincerità certe volte mi domando se i voti che partorisco per alcuni film, soprattutto se anni '80, non dipendano troppo dai miei ricordi e dal rapporto avuto con questi durante la mia adolescenza. E' innegabile infatti che molte pellicole a cavallo tra i due decenni che mi hanno visto crescere, siano tra le mie preferite. L'obiettività quindi non è il mio forte e sorgono dubbi su quanto sia giusto scrivere determinate recensioni concernenti emozioni puramente soggettive. Pochi giorni fa mi è venuta la voglia di Robocop e così sono corso nella mia videoteca preferita (Amazon ovviamente) per prendere i bluray dei tre film della saga. Sapevo già che guardando il primo, avrei dovuto stare attento a non rimanere deluso. Ciò che si considera qualcosa di cool a dieci anni, non è detto che piaccia a trenta. Ci son andato con i piedi di piombo quindi. Preoccupazioni inutili. Prive di senso: Robocop resta un bel prodotto, apprezzabile anche oggi. Non sarà più innovativo come un tempo, ma decisamente piacevole e realistico. Tocco in più sono i notiziari e gli spot pubblicitari, che ti introducono nel mondo semi distopico del futuro. Una realtà cruda, violenta, descritta magnificamente da Verhoeven, che ama e fa amare una fantascienza di questo tipo con le multinazionali che controllano quasi tutto. Non ai livelli dei maestri del cyberpunk come Gibson o Sterling , ma ci butta dentro quel tanto che basta a dare un senso di oppressione. E non lo fa con il solo inserimento di parti narrate, bensì anche con l'utilizzo di una fotografia tutta particolare e da notare anche l'impegno (seppur minimo) nelle ambientazioni e nei particolari (ad esempio le automobili). Che potesse fare di meglio su questo lato non ci piove, ma consideriamo anche i tempi ed il budget, sicuramente monopolizzato dalle miniature del robottone cattivo e dalla corazza di Murphy. Certo è che la OCP ed i suoi funzionari stanno sul cazzo fin dalle prime pagine immagini: si capisce che il cinismo della multinazionale è la venerazione più gradita per il dio denaro. La violenza campale è visibile in molte scene, con largo uso di sangue e di mattanze fisiche. Ricordo che anche da bambino non mi impressionarono molto, salvo il cattivo sciolto nell'acido (visto ora vien quasi da ridere con tutta quella gomma) pur restando vive nella memoria. I morti e le mutilazioni son difficili da contare e da raccontare, facendo da bellissima cornice alla crudeltà che stagna per tutto il film. Gli effetti speciali sono minimi ed è proprio per questo che risulta godibile anche 25 anni dopo. Il disco bluray ci regala un discreto video ed un sufficiente DTS godibile in alcune scene con sparatorie. L'audio dei dialoghi è relegato agli anni ottanta e gli extra sono inesistenti se non consideriamo un trailer. Inoltre durante il massacro di Murphy nella vecchia fabbrica, abbiamo una decina di secondi sottotitolati presumibilmente perchè nell'edizione televisiva erano stati tagliati. Si tratta di una breve scena ininfluente.
Vivo o morto tu VERrai con me.
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