Autore: Lee Child
Editore: RL Libri
Titolo originale: Killing Floor
Pagine: 480
Voto: 3/5
Pagina di Anobii
Editore: RL Libri
Titolo originale: Killing Floor
Pagine: 480
Voto: 3/5
Pagina di Anobii
Trama del libro:
Nome: Jack Reacher, ex agente della polizia militare, un vero duro, distintosi per coraggio e onestà nelle molteplici azioni in cui è stato impegnato, fino a diventare una leggenda vivente. Luogo: Margrave, una tranquilla cittadina della Georgia rurale, dove nulla sembra accadere e tutto pare avvolto nel più assoluto anonimato.
Commento personale e recensione:
E' il mio primo libro di Lee Child ed anche il primo che lui ha scritto. Lo ho trovato molto interessante, intrigante e ben scritto. Con un personaggio fenomenale, ovvero Jack Reacher, un ex poliziotto militare che al momento fa il vagabondo. La struttura può essere simile a quella del thriller avventuroso con una sorta di Jessica Fletcher maschile e molto Rambo che risolve una serie di omicidi. La tensione è sempre tenuta alta e il modo di scrivere in prima persona ricorda per certi versi quello di Andrew Vachss: anche il personaggio principale ha qualcosa di Burke e caratteri hard boiled. Si tratta quindi di una buona prima, peccato che le premesse risultino decisamente improbabili con l'andare avanti della storia. E' inimmaginabile che un soldato tuttofare, bravissimo in tutto e per tutto, una vera macchia per uccidere ed un vero investigatore razionale e logico, resti disoccupato per tagli al personale militare. E che poi decida di andarsene a zonzo facendo il senza tetto o comunque il vagabondo. Lasciamo passare la coincidenza madornale che durante il suo girovagare a caso lo fa essere sul luogo del delitto di suo fratello... Tutte le forzature romanzate possono anche starci, chiamiamoli pure colpi di scena, ma qui abbiamo Sherlock Holmes addestrato meglio del Professionista, che stermina un'intera organizzazione criminale tutto da solo (o quasi) e resta disoccupato. Le scene e le descrizioni sono bene fatte (la slow motion dello scontro finale sembra di viverla in un film) anche se alcune volte l'autore si dilunga troppo in avvenimenti secondari (vedi la morte del musicista Blake oppure la rottura del rapporto tra Jack e Roscoe), ma pur sempre con un bel modo di scrivere. Semplice e diretto, senza troppi fronzoli, adatto ad una storia veloce e ben ritmata. Adatto alla spiaggia ed a chi vuole provare un thriller avvincente senza stare troppo a pensare alla soluzione.
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