Regia: Christopher Nolan
Anno: 2006
Titolo originale: The Prestige
Voto: 8/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies
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Nolan non sbaglia un colpo. Riesce a centrare i miei (e non solo) gusti alla perfezione. Definire ed etichettare The Prestige è un lavoro difficile e senza la possibilità di raggiungere un risultato utile. Infatti si tratta di thriller d'epoca, vittoriano in ogni sua forma, arricchito da preziosi inserti riguardanti una scienza talmente al limite da sfiorare mistero, magia e fantascienza. Ciò che è reale si fonde con il trucco, l'illusione ed il prestigio: temi questi da assaporare con gusto e che ci smuovono sensazioni straordinarie. Ma la storia raccontata non è pura magia o scienza all'estremo: è il dramma di due illusionisti che si danno guerra per carpire l'uno i segreti dell'altro. Ogni personaggio è ben costruito, ha una sua psicologia ed una sua natura sul piano reale che lo contraddistingue da tutti gli altri. Non esistono sbavature nel cast composto da Christina Bale, Hugh Jackman, Scarlett Johansson, Michail Caine, Rebecca Hall e David Bowie. E non si esiste tregua, non esiste alcun calo di tensione (altro che corrente alternata di Tesla), ma abbiamo solo repentini cambi di prospettiva (basti pensare alla lettura dei diari segreti ed alla soggettività contemporanea con cui vengono giudicati) e il marchio di fabbrica di Nolan ovvero un racconto frammentato che non segue una linea temporale netta. Oltre alla storia ed agli aneddoti sui prestigiatori, per cui ognuno ha un trucco messo rubato alla logica ed alla scienza (ricordate Il Mago di Oz?) tutto il film è un anticipazione del racconto stesso. Il
regista, ancora più che il romanziere è molto simile ad un mago nel modo
in cui sceglie di rivelare le informazioni, cosa dire al pubblico e
quando il punto di vista in cui trascina la platea. Usa queste
tecniche per ingannare il pubblico, per trascinarlo in vari vicoli
ciechi e false piste e via dicendo e infine spera, a una conclusione
narrativa soddisfacente. Questo è ciò che pensa Nolan e ciò che è riuscito a fare: un gioco di prestigio all'interno di una pellicola sugli illusionisti. Se vogliamo possiamo riassumere la trama con questa frase di Borden: "Non dirlo mai a nessuno. Ti pregheranno di svelare il segreto, ma appena
glielo dirai, non conterai più niente. Sono stato chiaro? Niente. Il
segreto non fa colpo su nessuno. Il trucco che c'è dietro invece è ciò
che conta" Ed è il trucco che rende grande The Prestige. Poi vediamo che scenografie, trucchi e costumi ti proiettano in un età in cui la rivoluzione industriale poteva offrire di tutto, in cui personaggi stravaganti e geniali come Tesla potevano tirar fuori dal cilindro tecnologie (o magie?) impensabili, e quindi ci beiamo di queste due ore che sembrano passare troppo velocemente. Riguardarlo più volte dà un senso di appagamento a metà: cerchi di comprendere il trucco e pur sapendo dove risiede rischi di non catturarlo. Un piccolo neo nel filone narrativo c'è: l'introduzione di Tesla da parte di Borden... Una zappata sui piedi per il protagonista, ma può anche starci. Geniale poi l'ultimo secondo del film: "osserva attentamente" [cit].
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