Autore: Michael Crichton
Editore: Garzanti:
Titolo originale: Eaters Of The Dead
Pagine: 171
Voto: 2/5
Pagina di Anobii
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Trama del libro:
Il colto dignitario arabo Ibn Fadlan viene inviato in missione
diplomatica dal suo califfo nella terra dei vichinghi. Siamo nel 922
dopo Cristo, ed egli annota nel suo diario di viaggio ciò di cui è
testimone. Incontra gruppi di "barbari" che curano molto meno l'igiene
di quanto non facciano con il cibo, l'alcol e il sesso. Assiste ai loro
riti, alla violenza delle loro cerimonie, alle orge. Quello di Fadlan
con l'Europa dell'epoca è un incontro scioccante, per lui che viene dal
mondo sofisticato ed evoluto di Baghdad, la "Città della pace". Ma
nonostante la sua diversità, viene accolto nel clan vichingo, gode della
protezione del suo capo e seguirà il gruppo fino in Scandinavia, fino
alla lotta finale contro le misteriose creature della nebbia.
Commento personale e recensione:
E' forse tra i vecchi libri di Crichton quello che mi ha deluso maggiormente. La ricostruzione del falso storico è un arma a doppio taglio: in questo caso per renderlo verosimile l'autore lo ha anche reso noioso e non molto incalzante. per poi comunque arrivare a toccare l'impossibile. Risulta di un certo interesse solo nella parte finale, mentre tutto il resto è colmo di annotazioni, nomi personali e geografici, teorie religiose, accozzaglie lessicali etc che non fanno altro che rallentare la lettura. La trama è quindi spezzettata, quasi fosse una partita di calcio colma di falli e fischi arbitrali. Fortunatamente questo diario è breve (circa 170 pagine) ed il modo di scrivere in altri punti è scorrevole. Poi per chi ama i dettagli di certi usi e costumi può anche risultare più interessante del dovuto. La lettura serve a mio avviso per i fan dell'autore (me compreso) che vogliono portarsi avanti nella lettura dei suoi libri.
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