Regia: Steven Spielberg
Anno: 2002
Titolo originale Minority Report
Voto: 7/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies
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Come quasi tutto il mondo civile, democratico ed occidentalizzato [sic.] dovrebbe sapere questo film è tratto (ispirato?) dall'omonimo racconto breve di Philip K. Dick, che nella mia personale valutazione di scrittori di fantascienza ha degli alti e bassi. Ritengo che come romanziere sia a livelli terra terra, e che molti dei suoi libri o racconti, siano stesi da cani (con tutto il rispetto per Dick) e che sappia scrivere abbastanza malino. Per fortuna è stato un grandissimo visionario e futurista: più un filosofo ed un teologo se vogliamo che uno scienziato. Sebbene Minority Report film, abbia poco di Minority Report racconto c'è da dire che Spielberg è riuscito abilmente ad ampliare al storia con tutte quelle caratteristiche e quegli ingredienti tanto cari a Dick. Di conseguenza abbiamo sì, un'opera di libera ispirazione, ma che segue abbastanza fedelmente i pensieri del controverso scrittore di fantascienza. La storia è stata arricchita da elementi chiave quali il rapimento del bambino, la separazione dalla moglie, la presenza asfissiante dei media pubblicitari, la veste politiche delle società private di controllo e sicurezza. Insomma, pur modificando molto il racconto, Spielberg lo ha reso parallelo a tutta una produzione di romanzi e racconti tanto casi a noi lettori. Il tema base è spettacolare (e qui il merito va ovviamente a Dick): nel futuro sarà possibile prevenire i crimini arrestando le persone prima che li commettano, grazie all'uso di precognitivi. Sui piatti della bilancia però dobbiamo inserire la nostra sicurezza alla nostra libertà. E' quanto meno distopico e fascista il fatto che si possa essere arrestate in base ai propri pensieri, una sorta di violazione della privacy talmente intensa da sondare i nostri pensieri. Ma i precognitivi vanno oltre: loro prevedono un futuro certo (o quasi) in cui non ti limiti a voler uccidere, ma lo farai sicuramente se non vieni fermato. E' paradossale inoltre come tale futuro preveda di per sè un'alternativa: la polizia della precrimine fermando il potenziale assassino cambia il futuro, cancellando di fatto il motivo dell'arresto. Soltanto l'idea su cui si sviluppa il tutto è da applausi, poi aggiungiamoci anche il sentimentalismo, l'azione ed un buon cast (Tom Cruise, Colin Farrell e Samantha Morton) per avere un'opera di largo successo. La ricostruzione degli ambienti è fenomenale, ci proiettano in un futuro abbastanza realistico, ma lontano e la sceneggiatura è da capogiro. Sono pochi i punti deboli (le autostrade in discesa risultano finte ed improbabili) e tantissimi quelli che resteranno nei nostri ricordi. Chi acquistando una kinect per xbox o spippolando con il proprio smartphone non si è ricordato per un attimo dello schermo olografico del film? Chi entrando in un grande negozio con il bluetooth attivo non si è visto arrivare un messaggio pubblicitario e non ha pensato alle reclame di Minority Report? Poi passiamo pure alla fotografia, con colori ben definiti durante gli scuri, ma con un bianco artificiale, finto, da futuro che è onnipresente. Unica pecca a mio avviso è la presenza di Tom Cruise come personaggio principale. Non è credibile nel soggetto e neanche in ciò a cui Dick ci aveva abituato. L'antieroe dannato con al faccia da uomo comune o meglio da perdente non puoi farlo fare ad uno del genere.... Prendi Nicholson semma o Rourke, o almeno Kevin Bacon... Ce ne sono tanti. Ma non lui porca miseria... E che sfigato sarebbe?
- Guida interattiva con commento del regista
- Il mondo della Precrimine (10)
- Philip Dick, Steven Spielberg e Minority Report (14)
- La realizzazione del futuro (6)
- Oggetti di scena del futuro (10)
- Momenti salienti sul set: 2 capitoli (9)
- Spot del futuro (4)
- Previsualizzazione: 2 capitoli (4)
- Featurette del 2002: 17 capitoli (81)
- Archivi con : gallerie, trailer e storyboard
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