Regia: Gavin O' Connor
Anno: 2011
Titolo originale: Warrior
Voto: 6/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies
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Anno: 2011
Titolo originale: Warrior
Voto: 6/10
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Pronti attenti via e ti gasa subito. In maniera incredibile. Un film
sulle arti marziali bello e profondo, come non si vedeva da un sacco di
tempo. Mixed Martial Arts, la nuova frontiera del combattimento. Non è
un film alla Van Damme solo calci e pugni, ma neanche qualcosa di
studiato come The Million Dollar Baby. Diciamo che sta a metà strada tra
la semplice pellicola di pura azione e quella drammatica con risvolti
umani ed introspettivi. La trama è elegante, incuriosisce e ti tiene con
il fiato sospeso per un bel po'. Molto a mio avviso lo si deve alla
figura, decisamente misteriosa d Tommy Conlons (Tom Hardy), cattivo,
spietato e rabbioso. Un po' meno allo sfortunato Brendan (Joel Edgerton)
che fa il professore di fisica, lottatore a tempo perso e cerca di
impietosirci con i guai finanziari pur volendo tenersi la villa con
giardino. Tra i due sicuramente è il primo che monopolizza la mia
attenzione e la mia simpatia. Nel mezzo c'è loro padre (Nick Nolte) ex
alcolista, che ha rovinato il legame di tutta la famiglia: riesce a
farci avere pietà, ma del resto non è un attorucolo da quattro soldi.
Tutta la trama è studiata per appassionare con la voglia di riscatto e
di rivalsa che impregna i due fratelli, pronti a partecipare al più
importante torneo sulle MMA, Sparta. La linearità della storia lo rende
abbastanza verosimile, ma solo fino ad un certo punto. Infatti la
delusione maggiore deriva proprio da come si susseguono gli avvenimenti.
Manca il cattivone di turno (Ivan Drago o Tong-Po), ma soprattutto
manca il realismo nel finale del film. Magari esiste una versione
alternativa, ma così non può finire. Scusate lo spoiler, ma il fratello
Brendan che praticamente è la mammoletta della famiglia vince e batte
Tommy. Questo è una macchina da guerra (in Iraq ha salvato dei soldati
strappando il portellone di un tank, neanche fosse Hulk) schivo e con
una rabbia dentro che farebbe paura anche a Chuck Norris. Non perde mai
nessun incontro, che di solito fa durare meno di venti secondi. E'
spietato, veloce, fortissimo: imbattibile. Ed il regista cosa fa? Lo fa
perdere contro il fratello in finale nonostante nelle prime riprese lo
abbia demolito dai colpi. Delusione immensa. Immaginatevi uno come Ken
Shiro (il collo è il medesimo) che perde contro Daniel LaRusso. Oppure
Undertaker che esce dalla bara tutto incazzato e si fa slogare la spalla
durante una mossa a terra. Anche Casiraghi se la rimise in sesto e
contimuò a giocare la partita. Tommy no, lui perde contro il fratello
sfigato, che così può mantenersi la villa con giardino. Non è giusto.
Voglio rapire O'Connor e costringerlo a cambiare il finale. Tommy deve
staccare la testa al fratello con un solo calcio rotante e spedirla
fuori campo. Ok, io tifavo per lui e penso di non averlo nascosto. Al di
là questo vedo anche un Tom Hardy molto convincente nell'interpretare
il suo personaggio, mentre Edgerton è più a suo agio con la vita da
professore indebitato. I combattimenti però sono bene fatti ed è proprio
Edgerton (l'altro vince con lo sguardo) a farci apprezzare questa nuova
arte marziale. I colpi, almeno per come ci vengono mostrati, non sono
solo accennati. Ed il bello è che all'interno del film non ci sono
soltanto quelli. Tutto sommato, escludendo il voto basso che ho dato per rabbia ed orgoglio, è uno dei migliori film della categoria sport che abbia mai visto.
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