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sabato 29 settembre 2012
Juventus 4 - Roma 1
Juve quattro e Roma 1. Il super attacco e gioco frizzante [sic.] di Zeman è stato letteralmente messo a tacere. Non sto qui a dire che la mamma del boemo è una puttana o cantare che è un uomo di merda. Lo hanno già fatto e piove sul bagnato, almeno per quanto riguarda quell'allenatore che la gente conosce solo perchè sputa sentenze ai microfoni dei giornalai amici. Quindi chiusa questa breve parentesi iniziale, parto con il resoconto della gara per gli sfortunati che non hanno potuto vederla in tv. Non c'è stata storia, e non fatevi distrarre dal risultato bugiardo. Sono quattro reti che ci vanno strette, perchè oltre a tutto ciò abbiamo avuto altre nitide occasioni con due traverse ed un gol annullato, oltre varie occasioni. La Rometta, che punta allo scudetto invece non ha mai scaldato i guanti a Buffon che si è destato dagli sbadigli solo in occasione del rigore (non parato) che ha visto i giallorossi accorciare le distanze. Un primo tempo sensazionale con pressing alto che avremmo dovuto fare anche a Firenze e fraseggi degni della squadra più forte d'Italia. Siamo davvero su un altro pianeta. Poi giustamente un po' di calo e maggiormente attendisti, ma solo come addomesticatori esperti. Ed il bello deve ancora venire: le potenzialità non sono espresse al cento per cento, abbiamo margini di miglioramento. Questo per far capire la macchina da guerra che è la Juventus oggi come oggi. Tutti i vari tifosetti del calcio zemaniano magari ci ripenseranno un paio di volte prima di alzare la cresta sproloquiando sul bel gioco di quella massa fecale solida di forma cilindrica [cit. Treccani]. Un buon compleanno anche al caro Pupone: quattro e casa, tanto per ricordare i bei tempi andati. Quarantacinque senza perdere. Home 2.0 sinonimo di affidabilità e garanzia per il bel gioco.
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