Regia: John McTiernan
Anno: 1987
Titolo originale: Predator
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.9)
Pagina di I Check Movies
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Arnold Schwarzenegger è stato il mio attore preferito quando ero piccolo, quindi guardavo tutti i suoi film per vedere questo gigante muscoloso all'azione. Predator era tra quelli che facevano fondere le testine del vecchio videoregistratore Sony di un tempo. Visto oggi, non perde molto del fascino iniziale e del suo appeal che lo identifica come un film cult degli anni ottanta. La trama è infatti molto particolare anche a distanza di cinque lustri: azione che si trasforma in horror e poi in fantascienza. Il tutto ambientato in un'impenetrabile giungla del centro America. A fare da spalla all'ormai senatore californiano ci sono poi nomi indimenticabili come Carl Weathers (il buon vecchio Apollo di Rocky), il mistico indiano Sonny Landham che se ha paura lui allora hanno paura tutti, Jesse Ventura e Bill Duke, forse uccisi troppo frettolosamente ed il mastodontico Kevin Peter Hall nei panni dell'alieno (e del pilota dell'elicottero nelle scene conclusive). Tralasciando i fattori emozionali, come l'utilizzo della mitragliatrice rotante che tutti avrebbero voluto utilizzare almeno una volta a scuola, è difficile non cogliere tutti gli ingredienti che hanno reso grande Predator. Il pathos e l'azione sono presenti in ogni minuto del girato ed un commando così ben assortito è il sogno di ogni regista di pellicole di guerra. Ci hanno riprovato anni dopo con Predators, ma erano presi e messi lì: senza alcun feeling. La suspance viene a crearsi grazie anche a loro ed alle doti recitative, che nonostante tutto sono di buon livello. I dialoghi alleviano leggermente la tensione e sono ultra leggeri, tanto che quando Arnold pronuncia "pessima idea" mentre colpisce l'alieno con un legno, non puoi che scuotere la testa, Altre frasi da macho come "se può essere ferito, può essere ucciso" invece non fanno che bene all'economia del film. Poi arrivano gli effetti speciali: la visuale con la camera che coglie il calore, la mimetizzazione del predator, la sua stessa struttura.... Tutte chicche da alto potenziale mediatico. Impossibile non essere tesi mentre si toglie la maschera, in maniera lenta ed circostanziale, per poi mostrarci il suo vero orripilante volto. Aggiungiamoci anche le musiche di Alan Silvestri ed una fotografia all'altezza delle grandi produzioni, per poter affermare che si tratta di un lavoro ben costruito in ogni sua parte.
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- Predator: evoluzione della specie (11)
- Making of (29)
- Featurette: Azione (5) Parliamo di Arnold (4) Mitragliatrice (3) Omaggio a Kevin peter Hall (4) Mimetizzazione (5) Benvenuti nella giungla (3) Creazione dei personaggi (5)
- Effetti speciali: Abito rosso (3 video per un totale di 2 minuti) Prove di mimetizzazione (2 video per un totale di 2 minuti)
- 4 vignette (10)
- 4 scene tagliate
- trailer
- Galleria fotografica
- Particolari di Predator.
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