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sabato 24 novembre 2012

Nexus 7: panoramica del primo giorno

Eccoci arrivati ad una sorta di prima recensione sul Nexus 7. Il primo giorno di utilizzo non mi ha fatto cambiare opinione sull'inutilità di questi device (i tablet): restano pur sempre un gadget non essenziale, da affiancare ai vari prodotti ormai presenti nella casa di ogni nerd o geek o semplicemente appassionato di tecnologia. Per quanto mi riguarda è la via di mezzo tra un notebook (ormai quasi sempre vetusto) e  lo smartphone, ma di sicuro non aumenta in maniera considerevole l'esperienza di utilizzo. In pratica: se non avessi avuto il "problema" del non arrivo del Nexus 4 non mi sarei lanciato su questo tipo di prodotto. Però la curiosità di provare un sistema operativo Android puro e la possibilità di avere un companion per i numerosi servizi Google che quotidianamente uso, non lo avrei acquistato. Mettiamoci inoltre che a 199 euro il rapporto qualità prezzo è il migliore che possiamo trovare sul mercato, e che l'ingordigia di avere sempre l'ultimo prodotto tecnologico spesso ha la meglio sulla ragione. Già ieri poi ho citato i due motivi principali che mi hanno portato a fare lo scellerato. Adesso, anche i maniera spocchiosa ed arrogante, facciamo un piccolo confronto con il prodotto Apple più rumoreggiato del momento ovvero l'iPad Mini, creato appositamente per contrastare il mercato dei 7 pollici dominato almeno sulla carta dal Nexus 7 e dal Kindle Fire HD di Amazon.

Perchè Nexus 7 è migliore di iPad Mini?

Iniziamo dalla cosa più importante per un oggetto non necessario: il prezzo. I 329 euro della versione base (quella appunto da 16GB e senza supporto 3G) saltano all'occhio in maniera decisiva se paragonati ai 199 del tablet prodotto da Asus. Si tratta di circa il 65% in più. Dal canto suo Apple ci "dona" uno schermo più ampio (7,9" contro 7"), ma con una risoluzione più bassa (1024x768 pixel contro 1280x800 pixel) e quindi anche una densità più bassa (162 ppi contro 216 ppi). La tecnologia utilizzata invece è la medesima per i due dispositivi: IPS LCD. Se le dimensioni contano, conta anche il peso ed in questo è Apple ad avere la meglio: pur avendo un tablet più grande è più leggero (312 gr contro 340 gr). Passiamo quindi velocemente alla batteria: Cupertino riesce a dotare l'iPad Mini di una batteria al litio molto più capiente (dati non dichiarati ufficialmente, ma circa 11000 mAh contro i 4350 mAh del Nexus 7). Le caratteristiche hardware fanno invece stravincere oggettivamente il prodotto di Google. Apple A5 con dual core a 1 Ghz contro NVIDIA Tegra 3, quadcore a 1.3 Ghz, 512 MB di RAM contro 1 GB , GPU PowerVr SGX543 contro ULP GeForce a 416 Mhz. Entrambi i modelli in questione hanno una memoria interna (non espandibile) di 16 GB. Mentre l'iPad Mini esce con versioni da 32 e da 64 (rispettivamente al costo di 429 e 529 euro) l'Asus ha quella da 32 GB (249 euro). La fotocamera frontale è per entrambi di 1.2 Megapixel, ma l'iPad Mini dispone anche di quella posteriore da 5. Il bluetooth di Apple è 4.0 contro 3.0, ma Nexus 7 dispone anche di NFC e di essere usato come USB host.
Quindi posso dire candidamente che se comprate iPad Mini, quasi sicuramente lo fate perchè non ci capite una sega.

Come è stato il mio primo approccio con il tablet?

Una volta acceso ed inseriti i dati relativi al mio account di Google ha iniziato subito gli aggiornamenti ed ecco arrivare l'ultimissima versione di Android Jelly Bean ovvero la 4.2. Poi c'è stato un breve attimo di panico in quanto di default è bloccata la rotazione dello schermo ed alcuni momenti per abituarmi ad Android puro, venendo dalla positiva esperienza con HTC Sense per smartphone. Questione di abitudine o meno sono state doverose alcune visite al Play Store per ottimizzare la mia esperienza base. Tanto per cominciare via Chrome, con cui mi ci trovo di merda anche sul pc e dentro Dolphin che trovo decisamente migliore e più personalizzabile per le mie esigenze. Poi è stata la volta degli smaremmamenti sulla tastiera: ma come si fa ad apprezzare quella presente? Prima ho impostato la italiana da pc (Impostazioni ---> Lingua e Immissione ---> Tastiera Android ---> Impostazioni Avanzate ---> Stili personalizzati ---> Aggiungi Stile ---> Italiano (PC) ---> Usa di default). Poi deluso ancora, mi sono rilanciato sul Play Store per prenderne una a modo: la SwiftKey 3, scoprendo che quella ottimizzata per i tablet è a pagamento. Niente paura, ne vale la pena (1,99 euro). Finito tutto ciò ho iniziato a sviscerarlo ed usarlo a nastro. Dopo un'attenta valutazione posso affermare che:

  • - Non si sente per niente la mancanza del modulo 3G visto che lo userei per la maggior parte dei casi in casa o collegandolo allo smartphone. Il fatto di poter condividere la connessione con hotspot wifi o via tethering bluetooth (che mi consuma meno batteria di entrambi i dispositivi) rende inutile la connessione 3G (altra scheda, altro piano, altre spese)
  • - Si sente la mancanza della fotocamera posteriore. Sarebbe stata un'esperienza in più per condividere luoghi, posizioni o altro. Quella frontale è utile solo per video chat e poco altro
  • - Un uso intenso del tablet per navigare fa apprezzare lo schermo da 7" rispetto a quello dello smartphone, ma se si prende il via a guardare filmati o giocare (escluso Angry Birds) uno schermo da 10" sarebbe stato l'ideale. Di certo però avrebbe perso in maneggevolezza e sarebbe stato più complicato portarlo a giro.

Ed Android 4.2 cosa mi offre in più?

Al di là dei continui aggiornamenti per le ultime versioni del SO e delle applicazioni e di tutto ciò che questo comporta in termini di longevità di un prodotto, Jelly Bean puro NON stupisce per il suo minimalismo. Infatti come già detto sopra, se uno è abituato ad avere determinate cose deve un po' metterci le mani. Ma questo vale sempre, per ogni passaggio da un sistema operativo all'altro. Stupisce invece la fluidità, non so in che percentuale dovuta al software, che garantisce 60 fps costanti. Lo scrolling è perfetto e davvero lo ho provato tanto, tanto, tanto. Zoom, rotazione, vai di qui e vai di là. Ok ora veniamo alle cose serie:

  • - Google Now. Avete presente SkyNet di Terminator? Ecco, se avete un'indole luddista e temete il futuro, se siete paranoici ed odiate la tecnologia che vi controlla, Google Now è vostro nemico. In pratica è quello che Siri non è riuscito ad essere. Registra tutte le vostre preferenze, la posizione, gli spostamenti, le ricerche, gli appuntamenti segnati, le traduzioni effettuate.... Insomma un casino di cose. E vi presenta sotto forma di schede, che si formano e si aggiornano solo e se si creano determinati presupposti. State tornando a casa? Ecco che il navigatore può segnalarci la stra più veloce (anche in base al traffico). Quanto ha fatto la Juve stasera? Come si dice sboccaponce in inglese? Sei fuori casa e si avvicina l'ora di cena? Hai una serie di suggerimenti di dover poter abbuffarti. Google Now cresce mano a mano che utilizzate i servizi Google, portate il tablet con voi, usate il vostro suggeritore personale.
  • - Sembrerà una cavolata, ma è assai utile il fatto che le icone o i widget nelle varie schermate si auto allineino. Non dobbiamo più stare a preoccuparci di cercare la casellina vuota per inserire il collegamento, fa tutto da solo e sceglie le zone libere spostando anche quelle già presenti con una buona ottimizzazione.
  • - Usiamolo come navigatore, visto che non necessita di una connessione ad internet: eh già, le Google Maps si salvano in locale. Semplice, basta scegliere la zona che ci interessa e scaricarla sul dispositivo. Ho notato che è possibile salvarne più di una, ma ci sono dei limiti dovuti all'ampiezza della zona scelta. Ad esempio in 75 MB mi ha messo tutta la provincia di Livorno (esclusa l'Elba, la parte nord di quella di Grosseto ed un po' di quella di Pisa. Fa tutto: è uno dei migliori navigatori gratuiti che ci siano.
  • - Le notifiche sono molto più complete, ad esempio per quanto riguarda Gmail o Facebook è possibile leggere una parte del commento o l'oggetto, il mittente.
  • - E' possibile avere la multi utenza.
E l'esperienza con la condivisione dei contenuti?

 Deh non lo faccio di proposito, ma questo è un altro di quei punti fondamentali su cui voglio scrivere. Non digerisco chi esalta i prodotti Apple per il discorso del cloud, della sincronizzazione e compagnia bella. Se uno ha la necessità (ed io ce l ho) ad esempio di tenere le foto sincronizzate lo fa senza troppi problemi. Che si utilizzi Flickr, Picasa o come preferisco io DropBox ecco che abbiamo tutto sincronizzato, caricato, disponibile ed utilizzabile senza problemi. Abbiamo Linux? No problem. Smartphone e tablet Android? No problem. Pc? Meglio che mai. Insomma il clouding e la sincronizzazione non li ha certo inventati Jobs. Poi vabbeh l'accesso a Gmail e Calendar ed ai feed reader sono cosa di tutti i giorni. Se mi piacesse usare Chrome (lo farei anche a spregio guardate) potrei condividere i segnalibri, i preferiti e addirittura aprire sul tablet le stesse schede che tengo aperte sul pc. Cosa vecchia e già fatta anche con FireFox e più computer (uno Linux ed uno Windows). Comodo? No pochino... I file li tengo tutti su Drive, da sempre e quindi da sempre disponibili ovunque che si tratti di accesso web o tramite applicazione. E ricordate il buon Play Music? Dal 13 novembre è attivo in Italia e puoi caricarci sopra fino a  20 mila brani in tuo possesso. Se li hai rippati, scaricati o comprati a Google non interessa, Li carichi sullo storage virtuale e festa finita. Anzi, festa iniziata. Eccoli subito disponibili sul Nexus 7 in home page, suddivisi già per album con le copertine. Sì, ecco un altro utilizzo da poter fare con il nostro companion di fiducia: ascoltare ovunque siamo la nostra bella musica, archiviata e disponibile. Per chi vuole farsi male è possibile usarlo anche come ebook reader (non sarà mai piacevole come il Kindle sappiatelo) ed ovviamente anche qui abbiamo la nostra bella ed amata sincronizzazione dei libri.

Considerazioni finali: a che mi serve davvero?

A niente per davvero, a tante cose se alternato al telefono. E' indubbia la comodità di uno schermo più grande su di un prodotto maneggevole. Di conseguenza al di là dei vari utilizzi arrangiati (ma non troppo) come lettore per le riviste a colori, navigatore satellitare, o dispositivo musicale l'esperienza di navigazione e fruizione di alcuni contenuti sta nel mezzo tra quella dello smartphone e quella del portatile. Dotandolo di una tastierina bluetooth tra l'altro sarà comodo anche trasformarlo in un'evoluzione dei netbook e poter scrivere nella più piena allegria. Per gli amanti dei giochi inoltre (molti sono ottimizzati per la Tegra 3 non a caso) è una console portatile di tutto rispetto.
Lo userò spesso? Dal momento che è qui vicino a me e mi vuole un mondo di bene direi di sì.

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