Dopo una prima panoramica sulle funzionalità ecco l'articolo relativo al
sistema operativo con cui è equipaggiato il Nexus 4. Si tratta di un
Android puro, giunto alla versione 4.2.1 (Jelly Bean). Alcune
caratteristiche e novità introdotte potrete leggerle in questa recensione del Nexus 7, mentre altre sono godibili soprattutto su di uno
smartphone. Cercherò anche di fare una sorta di confronto con la Sense 4 di HTC, per quanto sia possibile, visto che si basa su ICS e non su JB.
Il paragone ha senso soprattutto per il fatto che molte funzioni, su
base puramente soggettiva, possono essere considerate più o meno utili,
superflue, necessarie, controproducenti... Insomma spesso si legge in
giro che come Android puro non ce ne è e che è bene avere un SO
minimalista e configurabile a proprio piacimento. Dopo circa dieci
giorni di utilizzo posso sfatare in parte questo mito, asserendo che
alcune funzionalità o effetti inseriti in una versione customizzata
possono anche non piacere, ma altri sono invece utili e ben fatti.
Partiamo però con ordine senza stare ad esaltare l'uno o l'altro
aspetto, per affossare la controparte. Con il Nexus 4 avremo comunque
una longevità non indifferente, grazie agli aggiornamenti continui ed
alle ultime versioni del sistema operativo. Le funzioni di più grande
portata sono quelle relative alla nuova versione Jelly Bean che consente
di avere una maggiore fluidità dei contenuti e quindi una più alta
sensibilità e reattività. Abbiamo poi i widget nella lock screen da
poter attivare, il daydream per impostare la visualizzazione dello
schermo una volta sotto carica, photo sphere per fare fotografie a 360°,
i collegamenti che si posizionano in maniera automatica e così via.
Desktop e menù applicazioni:
La struttura è simile a quanto già visto in precedenza, con cinque
schermate configurabili a piacimento e la possibilità di creare cartelle
anche all'interno della dockbar che oltre al pulsante centrale del menù
prevede quattro tasti rapidi. Il alto è presente la barra per
effettuare le ricerche (anche vocali) ed il doppio menù a tendina con
cui richiamare alcune funzioni da attivare o disattivare velocemente.
Nella pagina delle applicazioni, scorrendo possiamo visualizzare
direttamente i widgete, sicuramente una cosa molto comoda. In alto è
sempre presente la funzione per richiamare il play store. Sulla Sense
avevamo un launcher con il cambio di desktop molto più carino e
soprattutto diversi stili pre impostati e personalizzabili. L'orologio,
famoso marchio distintivo era comodo, ma sostituendolo con il widget de
il Meteo.it mi trovo meglio visto che per le previsioni ho sempre
utilizzato quel servizio e non quello base offerto da HTC. Ovviamente se
si volessero usare altri launcher particolari, basta scaricarli e la
flessibilità è molta.
E' buono Chrome?
Il browser integrato è Chrome. Una vergogaa della natura, il peggiore
mai usato fino ad adesso. Non è male la sua gestione delle schede, ma
sono cose che fanno tutti ormai e trovo impietoso che sia stato scelto.
Per chi è al suo primo utilizzo può anche andar bene, visto che permette
la navigazione in stile desktop. Quello integrato nella Sense era di
gran lunga migliore, forse un po' più peso e meno fluido. Se prima non
c'era la reale necessità di affidarsi ad un'app di terze parti, qui si
sente molto la mancanza di qualcosa di serio. Per questo motivo ho
optato per Dolphin: anche questione di abitudine e preferenze.
Telefonate ed SMS?
La gestione contatti e chiamate è invece gestibile in maniera ottimale
in una versione pulita come quella di questo Android. Senza troppi
fronzoli abbiamo nella solita schermata la possibilità di scelta tra il
tastierino numerico (e la sua funzione di ricerca), la cronologia delle
chiamate (effettuate, ricevute, perse) o la rubrica totale e
modificabile dalle impostazioni. La gestione di ogni singolo contatto è
nella norma con suonerie personalizzate, foto ed altri dati da inserire.
Tutto compatibile, per forza di cose con il proprio account gmail. Anche
la gestione degli sms è molto buona proprio perché user friendly e senza
troppi infiocchettamenti. Io però sono uso che li utilizza poco
preferendo email, gtalk o whatsapp. Il riconoscimento vocale è come al
solito perfetto. Peccato che dimentico di utilizzarlo, sarebbe parecchio
più veloce.
La nuova lockscreen:
La lockscreen è quella pulita normale, il riconoscimenti facciale è
migliore rispetto a prima, ma grazie alla fotocamera frontale (1.3
megapixel) secondo me. Come già accennato grazie ad Android 4.2 adesso
possiamo usare widget anche una volta bloccato il telefono o andare
nella modalità fotocamera. Questa non mi sembra una mossa molto geniale
visto che è possibile usarla anche se non si conosce il codice di
attivazione.
Nuova keybord con swipe
La tastiera è diciamo nella norma, ma per abitudine mi trovavo meglio
con quella della Sense che aveva i caratteri speciali disposti in
maniera più velocemente raggiungibile. E' attivata però la possibilità
di usarla in modalità SWIPE per chi fosse interessato. Io preferisco il
classico sistema e sono andato a riscaricarmi la SwiftKey che resta la
più completa e facile da usare. Peccato sia a pagamento.
Per la posta?
Il client di posta di default è Gmail che per chi come me usa un account
Google va davvero bene, soprattutto ora con l'ultimo aggiornamento il
quale permette di zoomare all'interno della posta. E' presente anche un
altro client che non ho avuto modo di utilizzare.
Altre applicazioni:
Il corredo di applicazioni a disposizione è volutamente molto scarno
così da lasciare ampia scelta e libertà all'utente finale. Troviamo però
già ordinate in una cartella tante applicazioni made in Google, che
utilizzando molto, avrei comunque scaricato: Gmail, Google+, Maps, Play
Store, Play Music, Play Books, YouTube, Google Talk, Calendar e Persone.
Il pacchetto è completo ed ideale per chi si appoggia quotidianamente a
determinati servizi. Ci sono poi anche Drive e Earth.
Nel complesso Android Pure offre di più rispetto alla Sense di HTC?
Nel complesso quindi non possiamo dire che un Android puro è il top: ciò
che ci viene fornito di corredo spesso va cambiato in base alle nostre
esigenze, cosa fattibile anche con altri sistemi personalizzati dalla
compagnie. Il punto di forza maggiore sta nei continui aggiornamenti
disponibili, così da poter usufruire nell'immediato di chicche come
Google Now o Photo Sphere. Altre, invece possono essere degli
aggiustamenti (i quick settings che mancavano) o delle aggiunte non
necessarie(i widget nella lockscreen) o qualcosa di utile per un
ristretto numero di persone (la multi utenza). Inoltre si tratta di
features che saranno disponibili su tutti i nuovi smartphone basati su
questa versione di Android, non certo delle esclusive per i Nexus. Il
vantaggio di oggi è quello di averle a disposizione prima di chiunque
altro, non di averle migliori o più performanti. Per l'utente esperto i
risultati ottenuti con l'una o l'altra versione sono i medesimi (anche
perché ognuno può installare e disinstallare cosa più lo aggrada), ma
l'esperienza di Sense nella sua globalità ha una marcia in più se si
decide di non toccare nulla ed utilizzare le applicazioni proposte. Per
esigenze particolari o estreme esistono sistemi godibili da tutti. A
parità di versione Android c'è chi ha di più e chi ha di meno. Il resto sono chiacchiere da fanboy.
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