Autore: Iain M. Banks
Editore: Editrice Nord
Titolo originale: Inversions
Voto: 3/5
Pagine: 376
Editore: Editrice Nord
Titolo originale: Inversions
Voto: 3/5
Pagine: 376
Trama del libro:
La giovane ed affascinante dottoressa Vosill giunge al palazzo di Haspidus. In apparenza è stata chiamata per diffondere ed applicare le sue avanzatissime arti mediche; in realtà la sua missione è quella d'influenzare le decisioni del re, il cui potere è in grave pericolo. Sul suo cammino, la donna troverà molti ostacoli, primo fra tutti l'aperta ostilità dei cortigiani, e, per sopravvivere, sarà costretta ad impiegare metodi piuttosto inquietanti. In un altro palazzo, sul vicino continente di Tassassen, vive lo spietato DeWar, guardia del corpo del regente, il generale UrLeyn. Anche DeWar ha una missione ed è circondato da nemici, però agisce in modo assai diverso.
La giovane ed affascinante dottoressa Vosill giunge al palazzo di Haspidus. In apparenza è stata chiamata per diffondere ed applicare le sue avanzatissime arti mediche; in realtà la sua missione è quella d'influenzare le decisioni del re, il cui potere è in grave pericolo. Sul suo cammino, la donna troverà molti ostacoli, primo fra tutti l'aperta ostilità dei cortigiani, e, per sopravvivere, sarà costretta ad impiegare metodi piuttosto inquietanti. In un altro palazzo, sul vicino continente di Tassassen, vive lo spietato DeWar, guardia del corpo del regente, il generale UrLeyn. Anche DeWar ha una missione ed è circondato da nemici, però agisce in modo assai diverso.
Commento personale e recensione:
Eccoci all'ennesimo appuntamento con la Cultura, quella del ciclo di Iain M. Banks, il quale riesce sempre ad introdurci il suo particolare universo, con stili narrativi molto differente tra loro. Per essere fantascienza lo è senza dubbio, ma questo romanzo è votato molto al fantasy o quantomeno allo storico; le due diverse voci narranti che ci fanno compagnia durante la lettura descrivono un mondo di stampo medioevale molto arretrato, ma non per questo la sfida della Cultura è meno interessante o pericolosa. Più che sulla forza della storia, a tratti un po' noiosa e lunga, Banks punta il dito sull'aspetto psicologico e filosofico. Il dubbio da sempre presente nei suoi romanzi è cosa sia lecito o meno che faccia questa strepitosa e fantastica società dall'aspetto onnipotente. Deve intervenire? Deve solo osservare? Deve portare tutti sulla propria strada? Se vogliamo, tutta la struttura del romanzo è basata su tali interrogativi. Allora, il libro mi è piaciuto, ma sono sicuro che se non avessi letto quelli precedenti, neanche lo avrei voluto terminare, visto che se non conosciamo le basi di tutto ciò che viene prima, perde molto del suo significato. Non è quindi da leggere come un libro a se stante, a meno che non vogliate farvi del male. Se togliamo l'aspetto morale su descritto, la trama è semplice e forse anche troppo poco adatta a chi si aspetta un romanzo di fantascienza. D'altro canto però si ha una curiosità crescente nel ruolo che i due personaggi principali hanno all'interno della storia, che in principio è formata da due filoni che poi andranno ad unirsi. La semplicità con cui Banks riesce e farti entrare nel vivo, pur usando la prima persona (che io non amo molto) è davvero sensazionale, grazie anche alla brevità dei capitoli ed ai modi alterni per raccontare. Si legge bene, ma non veloce se non si adora il fantastico.
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